Oltre il danno anche la beffa. Il Napoli senza il suo allenatore in panchina non riesce a rialzarsi e a dimostrare tutto il suo valore. Tra errori, e tanta sfortuna, il match contro la Roma termina 2-1 per i padroni di casa.
Dopo alcuni sprazzi alla fine del primo tempo ed il gol di Milik, la squadra soccombe con i due rigori assegnati contro e i due gol subiti.
Unica nota positiva, proprio sul primo penalty, è il salvataggio di Meret, che evita il gol a Kolarov. A sostegno dell’impegno del portiere azzurro c’è Milik che riporta la squadra alla speranza segnando il gol del 2-1, ma a poco vale.
Per il resto tutto da rifare. Una squadra assente, spenta e poco determinata, che al contrario avrebbe dovuto lottare con le unghie e con i denti in segno di “protesta” a seguito delle ingiustizie subite nella scorsa partita, che hanno destato non poche polemiche.
Chi, però, si è distinto maggiormente per la pessima prestazione è stato Fabian Ruiz, che pare non ritrovare la forma migliore, sembra spaesato in un centrocampo che non gli appartiene e che non ha un punto di riferimento saldo. A farlo sentire meno solo Mario Rui, che allarga il braccio sul cross di Pastore, un errore che permette a Veretout di spiazzare Meret su rigore e mettere la vittoria al sicuro.
Una sconfitta di squadra, che fa ancora più male data la mancanza di determinazione: Napoli così non ci siamo!
