La sfida fra i due fuoriclasse della serie A si inizia a fare interessante: alla doppietta di Cristiano Ronaldo contro il Cagliari, ha risposto egregiamente Zlatan Ibrahimovic (prima di essere fermato da un infortunio alla coscia) che ha steso il Napoli portando il suo Milan in testa alla classifica. Gli azzurri deludono e Gattuso non ha voglia di perdere tempo con piagnistei.
CHI SALE – nelle ultime venti partite di campionato il Milan di Pioli non ha mai perso. Domenica sera il Napoli avrebbe potuto fermare questo filotto importante di risultati positivi ma è crollato, forse in modo clamoroso, battuto dalla forza di una squadra attualmente senza rivali. I rossoneri sembrano non solo inarrestabili, ma anche sicuri dei propri mezzi che non si chiamano solo Ibrahimovic e sono formati da um mosaico ben costruito di giovani e veterani. Non a caso, infatti, si trovano oggi al comando della classifica e fanno paura, davvero paura: hanno già battuto Inter e Napoli giocando fuori casa e, con un altro stop del numero 11 per infortunio, si vedrà nuovamente il loro valore.
Vince anche la Juve che si avvicina alla vetta dopo un periodo tutt’altro che positivo. Ronaldo c’è e nom vuole farsi sfuggire la classifica capocannonieri, 8 reti contro le 10 del fuoriclasse svedese, che potrebbe superare vista l’assenza forzata del milanista.
CHI SCENDE – Napoli, ma che combini? Numeri impetuosi per gli azzurri che dalla vittoria contro l’Atalanta non hanno più né giocato né conseguentemente vinto in scioltezza. La batosta rifilata col Milan preannuncia una situazione più preoccupante del previsto, il tutto coadiuvato dalle parole post gara di Rino Gattuso che con un mea culpa, ha – però – fatto capire che all’interno dello spogliatoio ci sono elementi che volano troppo in alto, rompendo probabimente gli equilibri che il mister sta cercando, ormai da un anno, di creare.
Il tempo di rimuginare non è abbastanza, la stagione corre veloce e giovedì arriverà il Rjieka al San Paolo per la sfida di Europa League. Lo stadio di Fuorigrotta non è stato così amico: sono già tre le gare perse fra E.L. e campionato, subendo ben 6 reti e facendone appena una. Dopodomani, però, bisogna cambiare volto e ritrovare quella fiducia e quella grinta indispensabili per un cambio rotta verso il successo.