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Romanzo Calcistico: Duvan Zapata, il “bomber di scorta”

Solo lunedì scorso, Duvan Zapata si è rivelato terribile ex per gli azzurri, visto che l’attaccante colombiano ha contribuito in maniera determinante alla vittoria della sua Atalanta al San Paolo: suoi il gol dell’1-1 e l’assist per l’1-2 definitivo. È lui il protagonista della puntata numero 27 della rubrica Romanzo Calcistico. Duvan arriva a Napoli nel 2013 dall’Estudiantes, che incassa ben 7,5 milioni di euro dalla sua cessione. Rafa Benitez scopre questo sconosciuto attaccante di 186 centimetri su consiglio di Mauricio Pellegrino (allenatore della squadra argentina ed ex colonna del Valencia guidato da “Don Rafè”).

Per il tecnico iberico, Duvan rappresenta il “bomber di scorta”, pronto a subentrare in caso di indisponibilità di Gonzalo Higuain (gran colpo di quella sessione di mercato). La prima gioia arriva in Champions League il 22 ottobre, quando al Velodrome contro l’Olympique Marsiglia, Zapata segna dopo essere subentrato proprio al “Pipita”: gran destro che porta gli azzurri alla vittoria finale per 2-1 (in un girone poi amaramente finito con 12 punti e un’assurda eliminazione). Un gol lo segna anche negli ottavi di finale di Europa League contro il Porto, ma non basta per passare il turno.

I primi gol in serie A arrivano a Catania, dove Duvan mette a segno una doppietta, lasciando il segno anche sul campo della Sampdoria. Conclude la sua prima stagione in azzurro con 7 reti in 22 presenze: non male per essere solo “l’ombra” di Higuain. Stesso copione l’anno successivo, con 8 gol stavolta in 32 presenze (visto che il Pipita è più volte andato in crisi).

A quel punto, la società azzurra decide di mandarlo in prestito biennale all’Udinese nell’ambito dell’affare Allan. Un po’ per valorizzarlo, ma anche perché il nuovo allenatore Maurizio Sarri non crede fino in fondo in lui. 19 gol in due anni sembrano relegarlo nell’anonimato, per cui al suo ritorno al Napoli, il club azzurro lo cede alla Samp per 20 milioni.

Con Marco Giampaolo, il colombiano cresce, mettendo a segno 11 gol in 32 presenze. Eppure, viene ceduto per l’ennesima volta, ma all’Atalanta di Gasperini. Il resto è storia di oggi. Duvan è il grande bomber della Dea, trascinata a suon di gol (finora 26 in 41 presenze) alla finale di Coppa Italia e in lotta per il quarto posto Champions.

Tanti dunque i rimpianti per “Zapatone” tra i tifosi azzurri, per quella che forse si è rivelata una cessione troppo frettolosa. Eppure il colombiano non ha rimorsi: “Tanta roba giocare con gente come Higuain, Hamsik e Mertens. E quando ci fu spazio segnai quasi sempre. Benitez mi rispettò e col Pipita fu uno spettacolo. Il ritorno nel 2017 (dopo due stagioni a Udine e prima del trasferimento a Genova, ndr) fu invece un momento non semplice. Mi allenavo con chi doveva partire. Il presidente -dichiarò lo scorso gennaio a “SportWeek”- voleva cedermi alle proprie condizioni, per fortuna trovò l’accordo con la Samp dove mostrai le mie qualità con il lavoro di Giampaolo”.

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