Siamo tornati anche questa settimana con la nostra consueta rubrica che indicherà le squadre migliori e peggiori dell’ultima giornata di campionato:
CHI SALE – Un meraviglioso Napoli ha regalato per ampi tratti calcio champagne in quel di Torino. La squadra partenopea ha sfoggiato un abito meraviglioso che ha distratto i tori granata meno concentrati del solito soprattutto difensivamente. La rete del due a zero costruita dal duo Mertens-Verdi è una manifestazione di pure bellezza. A dispetto di tutti, Ancelotti sta lavorando sulla testa dei giocatori cambiando modulo, formazioni e modo di giocare partita dopo partita diventando meravigliosamente imprevedibile. C’è ancora molto lavoro da fare affinché i reparti possano diventare più coesi in questi 4-4-2 nella fase passiva che si trasforma in un 4-2-4 in quella attiva.
Insieme agli azzurri, vincono anche l’Inter contro la Samp che ha fatto soffrire non poco gli azzurri nell’unica sconfitta stagionale, la Lazio con un poker rifilato al Genoa e la Juve che anche con CR7 non ha cambiato le abitudini di trovare quella rete allo scadere.Sale in alto, sempre più in alto anche il Parma che dopo la bella vittoria contro gli uomini di Spalletti a San Siro, ha replicato con una doppietta al Cagliari, reti dell’ancora azzurro Roberto Inglese e Gervinho con un coast to coast che gli ha regalato indubbiamente il titolo di rete della settimana. Mercoledì al San Paolo lo spettacolo è assicurato.
CHI SCENDE – Una sola vittoria, due pareggi e due sconfitte: una media spaventosamente preoccupante per la Roma di Di Francesco che ha, fra l’altro, subito una sconfitta anche in Champions contro il Real al Bernabeu. Quella, però, si può accettare, ma ieri contro il Bologna si sono palesate tutte le fragilità di una squadra che ha perso pezzi fondamentali del proprio scacchiere che il bravo ed esperto Monchi, probabilmente, non ha saputo sostituire egregiamente. È presto per parlare, ma quel -10 dalla Juve pesano eccome. Si preannuncia una stagione delicata, in cui bisognerà avere la pazienza di ricostruire un assetto tattico che l’ex Sassuolo non ha ancora trovato. Sarebbe stupido affibbiare le colpe solo a chi è in panchina, l’ha detto e ribadito il capitano giallorosso Daniele De Rossi che con voce sommessa si è preso le responsabilità caricandosi sulle spalle un gruppo diviso, demotivato.
Anche per il Milan la situazione non sembra ancora essere migliorata nonostante la vittoria proprio contro la Roma di qualche settimana fa e quella di giovedì in Europa League. Higuaìn costruisce, la difesa distrugge prendendo troppe reti e non riuscendo, ancora una volta, a mantenere il risultato dalla loro parte. L’Atalanta va di rimessa un’intera partita per poi ridurre e addirittura pareggiare negli ultimi minuti una gara che sembrava essere nelle mani degli uomini di Gattuso. Prendere gol verso fine gara è segno di una maturità non ancora raggiunta. Dopo il Cagliari, i rossoneri hanno incassato un’altra beffa con una classifica che inizia a dare i primi verdetti.