CHI SALE – La tecnologia entra in gioco quando l’uomo riconosce i suoi limiti. A questo serve il cosiddetto Video Assistant Referee che permette di evitare le polemiche del lunedì che possono innervosire e portare strascichi per lungo tempo. Non è solo una questione meramente calcistica, ma anche di etica in quanto i gesti antisportivi adesso vengono severamente puniti. Se non tutti sono d’accordo al suo utilizzo, però, bisogna al contempo costatare quanto sia stata determinante in alcune gare, per esempio contro il Milan al San Paolo. Grazie infatti all’utilizzo degli strumenti riproduttivi, gli azzurri hanno potuto conquistare i tre punti. Il guardalinee aveva indicato per due volte il fuorigioco inesistente, quando invece le posizioni prima di Insigne poi di Zielinski erano regolari. Senza VAR, paradossalmente, i rossoneri sarebbero usciti vincitori.
Come detto precedentemente, è uno strumento significativo anche per evitare scorretti comportamenti in campo: si avvicina quindi un’era dal calcio più pulito e con meno defezioni.
CHI SCENDE – la manata di De Rossi a Lapadula è costata il cartellino rosso al romanista, grazie all’ausilio appunto del VAR. Purtroppo negare un fatto evidente sottolinea la malafede di alcuni giocatori che, invece, dovrebbero ammettere l’errore commesso. Doppio cartellino rosso, dunque, per il centrocampista della nazionale, il quale sarebbe dovuto essere un esempio per chi è un veterano in questo sport. Insomma, viva il VAR.