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Rubrica – La partita vista da dentro: la passione napoletana sugli spalti, l’urlo strozzato in gola, un pensiero uguale per tutti di nome Valdifiori e l’ingegner Letizia…

In questa rubrica proveremo a raccontarvi le emozioni e le sensazioni vissute direttamente dallo stadio senza filtri e con un pizzico di ironia.
Ieri al Braglia il Napoli ha giocato praticamente in casa, portando al seguito circa 2.000 tifosi accorsi da ogni dove pur di seguire la fede azzurra. Già fuori dallo stadio si respirava clima di festa con le due tifoserie che insieme si apprestavano a raggiungere lo stadio, senza scaramucce né offese (accade pochissime volte). Una volta entrati il clima è rovente con i supporter azzurri che hanno sostenuto la squadra per tutti i 90′ minuti, alla ricerca di una vittoria che sarebbe stata una vera e propria iniezione di fiducia, lo stadio Braglia è un gioiellino e il terreno di gioco è in ottime condizioni.

Fischio d’inizio: pochi minuti e Higuain prova a far urlare di gioia i suoi tifosi con un tiro di prima intenzione che sorvola di poco la traversa. In tribuna si battono le mani e capisci come anche il settore riservato ai tifosi di casa sia praticamente quasi tutto di fede azzurra.
Ancora il Pipita ci prova al 15′ minuto con uno scambio rapido con Insigne, a tu per tu con il portiere del Carpi Gonzalo prova a toccarla con la punta, pallone che rimbalza sull’estremo difensore emiliano, rocambola ancora su Higuain e palla fuori di un nulla. In tribuna si grida al gol, ma così non è e la partita resta inchiodata sullo 0-0.
Col passare dei minuti escono fuori le prime critiche con un unico comune denominatore: Valdifiori. Il centrocampista è il bersaglio preferito di critica e stampa che già lo vorrebbero fuori dopo i primi 45’minuti. Finisce il primo tempo senza emozioni e il pubblico mugugna.

Inizio della ripresa: 15′ minuti ancora non sufficienti di Valdifiori ed ecco che arriva il primo cambio, fuori proprio l’ex Empoli e dentro Jorginho, il pubblico accoglie la notizie come un terno al lotto. Nonostante l’ingresso in campo del brasiliano il Napoli fa fatica a proporre trame di gioco soddisfacenti, anche perchè il Carpi sembra aver costruito una fortezza davanti a Brkic a prova di invasione. Arriva il momento di Gabbiadini per uno spento Mertens. Il modulo non cambia e neanche il risultato. L’unico momento degno di nota è l’accensione degli irrigatori, con il buon Letizia che cerca di fermare uno getto d’acqua potentissimo con una pettorina che pesa 20 grammi, conclusione facile da prevedere, pettorina che vola via e risate in tutto lo stadio, Letizia ufficialmente ingegniere del Carpi!

I tifosi del Napoli a questo punto non hanno più voglia di ridere, si deve vincere e Gabbiadini al minuto 86′ ha la palla che potrebbe mandare in paradiso il Napoli, l’attaccante partenopeo si invola verso la porta ma al momento del tiro cade anche disturbato dal difensore avversario e palla fuori.
Le grida di Sarri in panchina si sentono per tutta l’Emilia Romagna e in tribuna stampa parole poco carine si abbattono sul povero Manolo (non riportaimo per carineria).
Fischio finale senza emozioni, un punto che va stretto al Napoli che non riesce a bucare il muro di maglie bianche, tifosi delusi ma col pensiero comune rivolto alla Juventus.

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