Giambattista Vico ne parlava già nel lontano XVIII secolo. Impossibile, dopo la stupenda vittoria di ieri sera contro la Juventus, non fare riferimento alla sua “teoria dei corsi e dei ricorsi storici”: alcuni eventi sono destinati a ripetersi con le medesime modalità, anche a distanza di tanto tempo. Ciò non avviene per caso, ma per un preciso disegno stilato della divina provvidenza.
Torniamo indietro con la mente: precisamente al 27 agosto 2006. Il Napoli torna in Serie B dopo due anni d’inferno tra i campi di C. Il destino, però, sembra voltare le spalle agli azzurri, che nelle eliminatorie di Coppa Italia sono costretti ad affrontare, in una gara ad eliminazione diretta, una Juventus piena zeppa di campioni del mondo reduci dal Mondiale di Berlino. Unico vantaggio per la squadra di Reja: giocare in un San Paolo con più di 65000 persone.
La Juve passa subito in vantaggio con Chiellini, ma Bucchi e Calaiò ribaltano il risultato. Del Piero segna il gol del definitivo 2-2 verso la fine del secondo tempo: si va ai supplementari. Trenta, anzi quindici minuti di pura follia: il primo tempo scorre via tranquillo, senza particolari emozioni. Nella seconda frazione di gioco, però, succede qualcosa d’inimmaginabile: Del Piero segna al 119′, sembra fatta per la formazione bianconera, che però è costretta a fare i conti con una rovesciata spettacolare di Paolo Cannavaro al 120′.
Il San Paolo esplode, probabilmente la gioia più bella dopo le vittorie targate Diego Armando Maradona. Un gol che decreta il definitivo passaggio dall’inferno al paradiso. Un gol che dà la consapevolezza di essere definitivamente tornati nel calcio che conta. Un gol che inorgoglisce le 65000 anime che nonostante il periodo estivo erano accorse allo stadio.
Si va ai rigori, anche qui ad oltranza. Decisivo l’errore di Balzaretti, che decreta una vittoria storica per il club azzurro. Il risultato finale? Nemmeno a dirlo… 8-7 dopo i calci di rigore. Otto anni più tardi la storia si ripete a Doha, in una finale che consegna al Napoli la sua seconda Supercoppa Italiana. Caro Giambattista, avevi proprio ragione: corsi e ricorsi storici.