L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport ha fatto il punto sulla situazione attuale del Napoli. Secondo il quotidiano dove prima c’era un sogno, adesso s’avverte (quasi)un incubo. Però non bisogna dimenticare in che clima Spalletti è subentrato alla guida del Napoli. Infatti appena un anno fa, tra le macerie, s’avvertiva altro, il senso del disagio, d’una catastrofe calcistica capace di radere ogni emozione. In quindici giorni, o semmai in quattrocento secondi, la possibilità di qualificarsi in Champions, dopo due stagioni difficili s’è trasformata in una normalità come sottolineato dagli occhi di Luciano Spalletti. Gli allenatori sono uomini soli, abbandonati ad un destino mai decodificabile, c’è una sottile frontiera a separare un successo da un presunto capitombolo. E Spalletti se n’era accorto in epoca non sospetta. Proprio poco prima che iniziasse Napoli-Fiorentina, dicendo che non vorrebbe che qualcuno possa pensare, nel caso non riuscissimo a vincere il campionato, che si parlasse di fallimento.
