Dries Mertens ha un sogno: diventare il cannoniere per eccellenza nella storia del Napoli. Dal 2013 è già alla ragguardevole quota di 109 ed è salito sul podio. Per superare Hamsik (123, poi c’ è Maradona a 115) gliene servono 15. Un traguardo alla sua portata, anzi sempre superato nelle ultime tre stagioni. Il belga risiede sulla collina di Posillipo e ama vivere Napoli, però ha solo un altro anno di contratto (guadagna 4 milioni netti a stagione). Ha dichiarato che non è un problema e resterà anche senza prolungamento. Al tempo stesso però, dopo tanto attaccamento e una valanga di gol, si sarebbe atteso dalla società un gesto che finora non si è concretizzato, anche se Carlo Ancelotti ha detto che Dries farà parte del Napoli che verrà, mostrando grande stima per il giocatore e anche per il suo carattere positivo, come leader nello spogliatoio. Succede che bisognerà attendere l’ evoluzione del mercato.
Ma nel frattempo Stijn Francis e Laurence Melotte della Stirr Associates, i legali che hanno la procura del belga, si stanno guardando intorno per valutare le offerte (ce ne sono già da tempo dalla Cina) e vedere anche che succede in casa Napoli. Chi arriva in attacco e soprattutto chi parte: perché se arriva un big ci sarà meno spazio e allora che farà Mertens? Domanda valida anche per il capitano Lorenzo Insigne. È certo che a 32 anni chi puntasse sul belga si assicurerebbe con una polizza sull’ usato sicuro. Nel senso che parliamo di un attaccante che segna con continuità, perché «vede» la porta a prescindere dalla posizione da cui parte. E ha dimostrato di essere cannoniere vero quando giocò prima punta (causa gli infortuni del polacco Milik) segnando addirittura 34 reti nel 2016-17 con Maurizio Sarri. In più fisicamente sta bene e il commissario tecnico Roberto Martinez lo chiama sempre in un Belgio di stelle, dove fatica a trovare spazio un certo Radja Nainggolan.
