Il progetto (tecnico): è nei fatti, nell’evoluzione di un’era (quella di De Laurentiis) in cui s’è scalato il calcio e partendo dal basso. E per restare lassù, a ondeggiare tra le Stelle, si ripartirà dai quattordici anni di Filosofia, dagli investimenti (mirati) sui talenti, dalle prospettive che dovranno essere certificate attraverso una genìa a denominazione d’origine calcistica controllata ma pure assecondando l’anagrafe. Ciò che accadrà è (chiaramente) avvolto nel mistero, ciò che potrebbe succedere si può intuire attraverso le prime mosse che aiutano ad illuminare le zone d’ombra. Ma sarà un’estate «bollente», forse imprevedibile nelle sue dinamiche, con uomini che sono corteggiati (Koulibaly e Ghoulam), altri che potrebbero esserlo (Mertens e Jorginho) e vuoti da colmare (due portieri, per cominciare; poi, a prescindere, un esterno offensivo).
FOLLIA. De Laurentiis è già sceso in campo e ripetutamente, perché anche i presidenti, nel loro piccolo, si «innamorano»: Federico Chiesa (21 ma a ottobre prossimo) e Denis Suarez (24) stravincono e per distacco, sono stati chiesti e richiesti, con offerte anche «scioccanti», restano in cima alla lista degli esterni offensivi, nella quale c’è anche – of course – Simone Verdi (26 a luglio), per il quale non s’è mai interrotto il discorso con il Bologna. Il Napoli dai piedi buoni rinascerà – almeno vorrebbe farlo – dall’esuberanza tecnica di calciatori di questo stampo e nei monitor, recentemente, è finito anche Luciano Vietto (25 però a dicembre) del Valencia: morfologicamente simile ai componenti del tridente attuale, lampi accecanti con i dribbling, va ritenuta un’idea.
CERTEZZE. Senza Reina, e senza Rafael, andrà costruita la gerarchia dei portieri, avendo volontà di tenere Sepe: Bernd Leno (26) è il titolare in pectore, ma bisognerà sgrossare le differenze con il Bayer Leverkusen; non sono mai stati cancellati dall’elenco dei pretendenti al ruolo Perin (26) e Meret (21 anni domani), entrambi sostenuti da relazioni gratificanti, pur nella diversità della interpretazione del ruolo.
OPZIONE. Il Napoli ha bisogno di un laterale difensivo di destra, essendo Maggio in scadenza, e con Vrsaljko bloccato dall’Atletico Madrid, Giuntoli ha dovuto virare a sinistra: per cominciare, c’è una sorta di opzione morale con lo spagnolo Grimaldo (23 a settembre) del Benfica, «antica» gioielleria del pianeta che reclama una trentina di milioni di euro sui quali si tratterà ad oltranza. Il dialogo è ottimamente avviato, perché il Napoli teme che Ghoulam possa cedere alle pressioni del Manchester United. Ma resta spalancata l’altra corsia, per sistemare al fianco di Hysaj un destro naturale: Toljan (245 ad agosto) avrebbe un suo perché. Il resto, e si sa, è concentrato intorno a Torreira (22 appena compiuti), che ha già esperienza italiana, che dà elettricità alla fase di palleggio e pure interdizione, che però lega – inevitabilmente – il suo destino a quello di Jorginho & Diawara, gli omologhi della cabina di regia partenopea. Però non siamo ancora ai titoli di testa ed il mercato, com’è noto, sa come regalare suspense.
Fonte: Corriere dello Sport
