L’edizione odierna de “Il Mattino” ci informa sulle prossime mosse di mercato del Napoli. Ecco cosa dice a riguardo il quotidiano:
“Il Napoli e Allan sono vicinissimi. Ormai è davvero solo una questione di dettagli. Ieri il ds azzurro Cristiano Giuntoli si è spostato da Londra a Milano dove ha trattato fino a tarda ora con i dirigenti dell’Udinese. I friulani stanno tentennando di fronte alla disponibilità azzurra a mettere sul piatto 10,5 milioni di euro più gli interi cartellini di Britos e Inler (che il prossimo anno vanno a scadenza e che andrebbero al Watford, altra squadra del gruppo Pozzo). Il club bianconero è fermo a una richiesta di 12 milioni. Messa così la differenza sarebbe di 1,5 milioni, ma la trattativa è ormai a una stretta finale. E la chiusura sembra scontata. Le prossime 48 ore saranno decisive, ma già oggi si potrebbe concludere. Allan ha un accordo da quasi un milione di euro per i prossimi 4 anni con il Napoli, con bonus di vario tipo ed è per questo che ha respinto anche le avance dell’Inter, che pure sono state piuttosto serrate. Ora Giuntoli attende gli agenti di Inler e Britos per discutere del trasferimento in Inghilterra. Lo svizzero, in realtà, non vorrebbe lasciare Napoli e dunque non sarà facile convincerlo. Insomma, negli ultimi due giorni è stato fatto un passo avanti piuttosto importante per soddisfare le richieste di Sarri. Non l’ultimo però. Intanto ieri è emerso che tra i motivi del viaggio inglese di Giuntoli c’è anche la richiesta di Gino Pozzo di avere in prestito Duvan Zapata. De Laurentiis non ha detto di no, anche perché al suo vecchio amico presidente dei friulani certo non può negare una richiesta del genere. E la società presieduta da De Laurentiis l’accordo con gli uomini di Pozzo l’ha raggiunto: l’Udinese lo prenderà in prestito per due anni e i bianconeri verseranno 1,6 milioni di euro con comode modalità di pagamento. In cambio il Napoli ha ottenuto una clausola molto vantaggiosa: la possibilità di riportare in azzurro Zapata nel giugno del 2016 senza alcun sovraprezzo. Ma è chiaro che adesso tutto è legato all’assenso del giocatore. Perciò ieri tutte le attenzioni sono state su questo fronte. Nell’arco della giornata le voci si sono sovrapposte anche perché Sampdoria, Sassuolo e Torino sono tornate alla carica. Lo stesso Marcelo Ferreyra, agente dell’ex Estudiantes, ha posto dei paletti sul futuro del suo assistito: «Deve andare in una squadra che lo faccia giocare». Vediamo cosa succede, Intanto dopo Allan, il Napoli potrebbe concentrarsi sul terzino Vrsaljko, il croato del Sassuolo. Ovvio, al club di Squinzi interessava proprio Zapata, ma se De Laurentiis arriva ai 10 milioni chiesti dagli emiliani l’affare si farà. Come è noto, c’è già ha già il sì dell’esterno al trasferimento in azzurro. Così come il Napoli ha trovato pure l’accordo con Perotti del Genoa che, però, in tema di trequartisti, resta la pista B. Perché la pista principale è quella che porta a Saponara, nell’attesa che l’Empoli abbassi le sue pretese (15 milioni) o almeno accetti di trattare con la formula assai di voga del prestito con diritto di riscatto. Capitolo Darmian: il Napoli e Sarri ce la stanno mettendo tutta, a fari spenti. E l’esterno della Nazionale anche. Ma il Torino e Urbano Cairo tengono duro. Anzi, durissimo. L’accordo per il trasferimento del terzino in azzurro proprio non si riesce a trovare. La distanza è sempre di 5-6 milioni di euro, dunque abissale. E il Toro non pare intenzionato ad arretrare di un passo, nonostante nel mirino di Ventura ci sia anche Jorginho. Non c’è rottura, anche perché Giuntoli ha aperto altri due canali con i granata: Bruno Peres e Maksimovic. E Soriano? De Laurentiis ha chiamato Ferrero che gli ha ribadito che il centrocampista parte solo se c’è chi paga la clausola di 10 milioni. Sepe è stato richiesto dalla Fiorentina, mentre si rincorrono le voci di club interessati a Higuain. Per tutti la risposta è la stessa: questa estate va via solo se c’è chi paga la clausola. Gargano va ai messicani del Monterrey: ieri il Napoli ha accettato l’offerta di 1,3 milioni”.
Fonte: Il Mattino
