L’edizione odierna delle “Cronache di Napoli” apre con una forte critica nei confronti di De Laurentiis che per salvare il bilancio, in caso di mancato accesso alla Champions, dovrà lasciar partire uno dei suoi giocatori migliori:
“Del resto De Laurentiis, in passato, è riuscito a chiudere in attivo con le cessioni eccellenti di Lavezzi prima e di Cavani poi, oltre ai tanti soldi ottenuti con le partecipazioni alla Champions League. Il Napoli paga l’assenza di investimenti da parte del patron azzurro. La società, così facendo, resta sempre legata eccessivamente agli introiti di tv, Uefa e cessioni. In questi anni, nonostante De Laurentiis abbia avuto la fortuna di acquistare la società senza neanche un euro di debito, non si è programmato nulla per aumentare il fatturato indipendentemente dai risultati ottenuti sul campo. Nessun investimento nel settore giovanile per evitare di acquistare troppi giocatori, nessun investimento nel centro sportivo o in strutture ricettive per i tifosi, nè tantomeno si sono gettate le basi per uno stadio di proprietà che potesse generare utili a medio termine. Sotto quest’aspetto l’internazionalizzazione del Napoli, sventolata più volte dal presidente, è ferma all’età della pietra. E tutto ciò nonostante un tecnico di spessore internazionale come Benitez abbia evidenziato proprio questi aspetti per rendere il Napoli più forte in Italia ed in Europa. La parola investimenti non fa parte del vocabolario di Aurelio, che preferisce ascoltare solo parole come guadagni, introiti e ricavi. Il tutto però rischia di essere un boomerang per il Napoli che, in questi anni, non è cresciuto sotto l’aspetto societario”.
