Il Corriere dello Sport ha analizzato la sfida tra Napoli e Atalanta, terminata con un netto 0-3 a favore dei bergamaschi: “L’Atalanta ha stravinto i duelli: una delle chiavi del ko del Napoli. Rispetto a Verona è stata una partita diversa, piuttosto equilibrata per i numeri: possesso al 50% (50.2 Napoli), 13-12 tiri, 25-24 tocchi in area avversaria, 540-545 passaggi. Ma certi fattori hanno fatto la differenza: 3 tiri nello specchio per entrambe, 3-0 per l’Atalanta. Due gol di uno strepitoso Lookman, uno del solito Retegui. E ancora: il predominio della Dea nei duelli (57.3%), nei contrasti e nei dribbling è il simbolo dell’intensità, dell’efficacia e di codici recitati a memoria. Di piani alternativi che agli azzurri ancora mancano, soprattuto quando giocare su Lukaku diventa complesso: Hien lo ha cancellato e il popolo lo ha fischiato. A fine partita, invece, i cinquantamila hanno applaudito il Napoli. Hanno cantato di avere ancora un sogno nel cuore, dimostrando però di comprendere quanto importante sia sostenere il gruppo: nel percorso di crescita e verso la partita di domenica a San Siro con l’Inter. Ultimo esame del tris maturità-verità. I più vivaci? I cambi: Spinazzola, Simeone, Raspadori, Ngonge e Neres, con cui Conte l’ha messa sul 4-2-3-1 nel finale. Invano: la reazione generosa ma improduttiva s’è spenta sull’ennesimo errore individuale in disimpegno – dal rinvio di Meret – con tris di Retegui a difesa schierata”.