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L’ex fisioterapista D’Avino: “Il mancato scudetto del 2018 una pagina difficile da raccontare. Lobotka? Serve una diagnosi chiara”

Giovanni D’Avino, ex fisioterapista della Ssc Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione Punto Nuovo Sport Show, in onda su Radio Punto Nuovo. Si è fatto il punto a proposito della situazione infortunati in casa partenopea e si è parlato della sua esperienza in azzurro. Di seguito, le sue parole.

“Oltre che aver lavorato per tanti anni con il Napoli, resto tifosissimo della squadra. Ritrovare questa squadra in vetta alla classifica per me è un orgoglio, tanto quanto l’averne fatto parte per moltissimi anni. Lo Scudetto mancato del 2018? Resta una pagina difficile da raccontare. Sentivamo il profumo della vittoria, poi è tutto svanito. La vittoria a Torino contro la Juventus è stata una delle gioie più grandi della mia carriera, ma poi lo scoramento è stato totale… Infortunio Lobotka? Serve una diagnosi chiara. Se interessati i flessori della coscia destra, fare delle ipotesi avventate può portarci ad un errore. Un problema muscolare viene gestito ormai di prassi dagli staff medici moderni, ma bisogna prima avere una diagnosi ufficiale per delineare un recupero chiaro. E lo stesso vale anche per Mathias Olivera, nella speranza che per entrambi si tratti di qualcosa di banale”.

“La sosta per le Nazionali? La parte iniziale si vive come fase di riposo, poi nasce sempre un po’ la preoccupazione che nasca qualche infortunio… Poi bisogna distinguere tra voli europei ed intercontinentali. Alcuni giocatori recuperano subito, mentre altri impiegano più tempo: l’allerta è sempre massima. Purtroppo aumentano sempre di più queste varianti, già Sarri era il primo a lamentarsi del calendario troppo fitto per certi giocatori. Tante amichevoli hanno poco senso e sono a rischio per la salute dei giocatori. Infortunio Meret? L’importante è non forzare i tempi di recupero. Ci sono degli step importanti da seguire, il rientro dipende dalla guarigione clinica e dalla valutazione di preparatore e allenatore. Siamo nei tempi di recupero canonici: se non dovesse giocare ad Empoli, sarebbe solo per una questione di precauzione. Magari sarà in campo contro il Lecce”

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