Il CT della nazionale Luciano Spalletti, intervistato al TG1 risponde in modo deciso sulla presunta telefonata con Simone Inzaghi di ieri 12 ottobre 2024. Spalletti ha dichiarato “Non ho da chiarire niente a nessuno, ho risposto su come mi comporto io in queste situazioni”
Nel caso ultras, legato alle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle curve di Inter e Milan e nello stadio San Siro, Simone Inzaghi è stato coinvolto come testimone e non come indagato. Dagli atti emerge una presunta telefonata tra l’allenatore e Marco Ferdico, uno dei capi ultras.
Tre giorni fa, Luciano Spalletti ha risposto ad una domanda precisa in merito, dichiarando: “Non so quali siano stati i rapporti precedenti: uno ti telefona, non lo conosci, non hai mai avuto a che fare con lui, penso sia difficile poterci scambiare parole. lo rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco, ma poi so riattaccare”.
La Gazzetta dello Sport ha rivelato in mattinata che Spalletti e Inzaghi hanno avuto una telefonata per discutere l’accaduto. In questo colloquio, il CT della nazionale non ha chiesto scusa, ma ha chiarito che le sue dichiarazioni non erano rivolte a Inzaghi. Al di là della telefonata, è confermata la posizione di Spalletti: le sue parole non si riferivano né a Inzaghi né a chiunque altro: “Non ho da chiarire niente a nessuno, ho risposto su come mi comporto io in queste situazioni”.
Il CT potrebbe riprendere questo tema nella conferenza stampa di oggi alle 18:30, prima della partita contro Israele prevista per domani sera.