Rastelli: “Raspadori non è riuscito ad esprimere il proprio potenziale. Simeone? Piacerebbe a qualsiasi allenatore”

L’allenatore ex Cagliari Massimo Rastelli ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso del programma Radio Goal. Tra gli argomenti affrontati soprattutto Giacomo Raspadori, che a Napoli non si è ancora espresso al massimo, e Giovanni Simeone, molto in ottica Torino. Queste le sue parole: “Il Napoli partita dopo partita sta crescendo e sta offrendo continuità di gioco. Agli avversari non dà punti di riferimento perché molto spesso gli esterni si accentrano e giocano tra le linee, con McTominay che fa da pendolo tra centrocampo ed attacco e i terzini che spingono. Poi bisognerà aspettare Lukaku che sta trovando il modo per arrivare alla miglior condizione possibile. Raspadori non è cresciuto o comunque non è riuscito ad esprimere a pieno il proprio potenziale. Non sappiamo se le cause sono dettate da un fattore mentale o tecnico tattico, forse ha bisogno di una squadra che possa farlo giocare con più continuità. È come se avesse perso convinzione, è normale che quando giochi meno non è semplice trovare la giusta condizione fisica e mentale. Per la società è un capitale importante, ma non è da escludere una soluzione che possa andare bene per tutti. Per me è un sottopunta, sa giocare bene a calcio, non dà punti di riferimento agli avversari e si stacca bene dalla linea difensiva avversaria. Simeone è un calciatore che piacerebbe avere a tutti gli allenatori perché non molla mai, dà sempre tutto sé stesso in ogni momento. Quando poi non hai spazio e continuità non è semplice essere determinante. Nell’anno dello Scudetto riuscì ad approfittare dell’assenza di Osimhen senza farlo rimpiangere, ma forse in questa stagione è un po’ meno decisivo”.

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