Home Editoriali L’importanza del “fieno in cascina” predicato da Antonio Conte

L’importanza del “fieno in cascina” predicato da Antonio Conte

Il Napoli di Antonio Conte, dopo 7 giornate di campionato, è primo in classifica con 16 punti, frutto di 5 vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta. Dietro di due lunghezze, c’è l’Inter, seguita dalla Juventus a 13, e a seguire tutte le altre. Era difficile immaginare un inizio di stagione migliore di questo, specie per una squadra reduce da un’annata catastrofica. Eppure, vi sono ancora delle detrazioni su questo punteggio. Questo, sarebbe infatti dovuto al calendario piuttosto agevole che gli azzurri hanno dovuto affrontare (senza dimenticare il non disputare le coppe europee).

Infatti, i partenopei hanno disputato un unico big match (contro la Juventus, conclusosi 0-0). Le gare restanti, hanno visto in ordine cinque successi contro Bologna, Parma, Cagliari, Monza e Como. A queste, va aggiunta la sconfitta rimediata alla prima giornata contro l’Hellas Verona. Dunque, la domanda sorge spontanea: questo primo posto è frutto del calendario agevole?

Nelle sue conferenze, Conte ha spesso sottolineato un concetto: “mettere del fieno in cascina”. Con questo, il mister vuole intendere che una qualsiasi vittoria fa sempre bene e porta 3 punti. Soprattutto, che queste sono molto importanti in un periodo di rodaggio come quello attualmente in corso. Infatti, le squadre sono reduci da un mercato molto complicato, conclusosi a campionato già iniziato. Lo stesso Napoli ha visto arrivare alcuni suoi elementi nelle ultime giornate della sessione. Questi, naturalmente, vanno integrati nel gruppo e ai pesanti ritmi richiesti dal tecnico.

Il procedimento, come è ovvio che sia, richiede più di un giorno di lavoro (vedasi la questione legata a Romelu Lukaku). Il risultato, sono compagini che fanno più fatica a trovare la quadra, e che necessitano di più partite per entrare in condizione. È un discorso che, ovviamente, non riguarda solamente il Napoli, ma anche le sue avversarie, e che ha reso più difficile preparare la stagione.

Dunque, in un contesto simile, le vittorie assumono una notevole importanza. Punti smarriti o conquistati in condizioni simili, al netto dell’avversario, possono fare la differenza sul percorso. Questo è il messaggio che Antonio Conte ha cercato di trasmettere all’ambiente napoletano. Per fare un esempio, la vittoria conseguita contro il Parma, ha avuto un importante peso specifico non solo per i calciatori, ma anche per la classifica. Il campionato non si vince solo con 15 punti di vantaggio sulla seconda, può bastarne anche uno. In un’ottica del genere, si può notare come siano proprio questi successi a fare gli scudetti. Il campionato viene vinto da chi è in grado di mantenersi più costante nel corso della stagione. Talvolta lo si può vincere con 85 punti, altre ne serviranno 100 ma, in sostanza, ogni punticino ha la sua importanza.

Per questo motivo, i successi del Napoli non vanno assolutamente sottovalutati. La squadra non è ancora al 100%, ha bisogno di qualche altra settimana per trovare la piena condizione. Questo però, non ha impedito di mettere da parte dei punti molto importanti. C’è però un aspetto molto importante che spesso viene poco sottolineato: la crescita della squadra. Rispetto alle prime uscite stagionali, i partenopei sono migliorati. Il cambio di sistema da parte di Conte ha sì influito, va però accentuato come gli azzurri sappiano interpretare in modo migliore le fasi di gioco. Nella sfida contro i ducali, si può notare come la squadra abbia sofferto la manovra offensiva, dimostrando di non aver ancora trovato la giusta maturità. Contro il Como, invece, si è sofferto, ma non in maniera eccessiva. Questo, ha permesso di riorganizzarsi e di ottenere una vittoria tutt’altro che scontata.

Proprio perché il Napoli non è al 100% che questi successi non sono scontati come viene comune pensare. Il Ko subito a Verona ha svelato dei problemi che sono stati inizialmente ignorati. Sarà di lezione. Così come sarà importante metabolizzare che una vittoria può arrivare anche quando non si è al top della condizione. Dando uno sguardo alla Serie A, si può notare come le avversarie degli azzurri abbiano riscontrato più di un problema contro le cosiddette “piccole”.

Una Inter ancora in cerca d’autore ha ottenuto due pareggi contro Genoa e Monza (battuto agevolmente dal Napoli). La Juventus, che viaggia a corrente alternata, non è andata oltre il pari contro l’Empoli e il Cagliari (sconfitto dagli azzurri). Al di sotto di queste posizioni, troviamo la Lazio che è sì spumeggiante, ma bisogna valutare nel lungo periodo; un Milan poco convincente; l’Atalanta che non ha ancora trovato continuità e una Roma assai confusionaria.

Però, va anche chiarito che il Napoli potrà essere valutato in chiave scudetto solo quando affronterà il tremendo ciclo di novembre. Le sfide consecutive contro Milan, Atalanta, Inter, Roma, Torino e per due volte di fila contro la Lazio, potranno dire di più sul prosieguo della stagione dei partenopei. Sarà importante arrivare a queste gare con tanto fieno in cascina e al top della condizione. Per questo, servirà vincere anche le prossime partite contro Empoli e Lecce. All’apparenza possono sembrare vittorie scontate, ma così non è. Soprattutto, valgono pur sempre 3 punti, ed è l’insegnamento che Conte sta cercando di trasmettere con più volontà ai suoi ragazzi. Perché per mettere altro fieno in cascina, serve determinazione e applicazione, così sia da trovare la giusta forma, sia da conquistare altri successi che possono solo far bene alla classifica.

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