Giaccherini: “Juve e Napoli daranno fastidio ai nerazzurri alla fine. Ci sono i presupposti per una grande sfida. Vi spiego”

Emanuele Giaccherini è stato intervistato sulle colonne di Tuttosport in qualità di doppio ex di Juventus-Napoli. L’ex centrocampista ha spiegato che Napoli arriverà allo Stadium. Infine, ha ricordato l’Europeo del 2016, quando venne convocato da Conte, attuale allenatore del Napoli insieme a Thiago Motta, oggi sulla panchina della Juve. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione.

Da talent di Dazn domenica ha commentato Cagliari-Napoli. Che squadra arriva allo Stadium?  

“Un Napoli affamato, feroce, che ha voglia di stupire. Tatticamente cerca di recuperare palla molto in alto, riaggredendo subito, e rispetto al passato tiene più stretti Kvaratskhelia e Politano, sfruttando l’ampiezza con gli esterni di centrocampo. E questo può esaltare Kvara, per me uno dei migliori giocatori della Serie A: spende meno energie e può essere più decisivo al tiro e nel passaggio. Poi c’è Lukaku che permette di giocare sia incontro sia in profondità. Ha tante varianti per mettere in difficoltà gli avversari. Si vede la mano di Conte e penso che lui reputi questa partita speciale. Quindi ci sono tutti i presupposti per una grande sfida, tra due squadre che stanno bene e che credo possano essere protagoniste del campionato. L’Inter è ancora un gradino sopra, ma non mi stupirei se Juve e Napoli dessero fastidio ai nerazzurri fino alla fine”.

Conte oltre che alla Juve lo ha avuto come c.t. in Nazionale, all’Europeo 2016, quando Motta era un suo compagno in azzurro. Come era il loro rapporto?

“Conte chiamò Thiago proprio perché aveva la capacità di essere un leader silenzioso della squadra. Aveva personalità ed era affermato a livello internazionale, aveva esperienza di certe situazioni. Il rapporto tra loro era di grande rispetto, di grande stima. Avere uno come Thiago in quella Nazionale, dove magari non c’era grandissima qualità, ci permetteva di compensare un po’ questo aspetto. Tutti noi ci aggrappavamo un po’ a lui nei momenti di difficoltà, a livello di leadership, di personalità e anche tecnico: gli davi il pallone e te lo ripuliva”.

Articolo precedenteTuttosport – Yildiz sempre titolare con Thiago Motta: è arrivato il momento della panchina? Cosa trapela
Articolo successivoGazzetta- Divieto di trasferta, i tifosi perbene pagano i disordini di Cagliari: a rischio anche le trasferte di Empoli e Milano!