Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa al termine di Juventus-Napoli. Ecco quanto evidenziato da MondoNapoli.it
“Motta ha detto di aver giocato meglio di noi? Le valutazioni sono sempre personali, ma ciò che è oggettivo è che Caprile e Meret non si sono nemmeno sporcati i guanti mentre Di Gregorio ha fatto 2 grandi partite. Siamo passati dall’avere 2 soli centrocampi a 5, per questo motivo abbiamo cambiato modulo. Avevo un po’ di preoccupazioni per la difesa, invece i ragazzi sono stati molto bravi. Dobbiamo fare meglio sulla fase offensiva perché ci sono stati grandi occasioni che non abbiamo sfruttato. Abbiamo ampi margini di miglioramento e dobbiamo lavorare su questo aspetto”.
“Il lavoro in settimana sta dando i primi frutti, partiamo da un decimo posto e quindi dobbiamo continuare a lavorare per migliorare. Sono contento della fase difensiva, ma bisogna fare qualcosa in più in avanti. Siamo sulla buona strada, considerando che già lavoriamo su due sistemi di gioco anziché uno soltanto”.
“Quando non vince devi essere per forza moderatamente soddisfatto. Abbiamo fatto una buona partita contro una grande squadra in uno stadio difficile che so bene quanti punti può darti. Aver raggiunto questo livello deve darci una spinta sotto tanti punti di vista”.
“Per me è stata una grande emozione tornare qui. Il minimo che potessi fare è ringraziare i tifosi della Juve con cui ho condiviso 16 anni. Ho salutato entrambe le tifoserie perché lo meritano entrambe. Ora sono felicissimo di essere a Napoli”
“La nostra ambizione è tornare quanto prima dove meritiamo di essere. Abbiamo sempre giocato le coppe e dobbiamo tornare a farlo. Abbiamo pagato le conseguenze dello scorso anno e qualcosa continuiamo a pagarlo, ma stiamo migliorando. Oggi era un buon test per capire se siamo sulla strada giusta”.
“La rivalità tra Juve e Napoli ci sarà sempre, ma l’importante è che nella rivalità ci sia sempre rispetto. In Inghilterra c’è sempre tanta educazione e rispetto. Io faccio parte della storia della Juve e nessuno me lo toglierà. Mi auguro di essere anche nella storia del Napoli, anzi già lo sono perché alleno il Napoli. Il rispetto verso persone che hanno dato tanto per il club deve esserci sempre altrimenti lavoriamo per nulla e non sarebbe bello. Nessuno toglierà mai quello che ho fatto con la Juve, non vedrò mai i tifosi della Juve come nemici”.