Centro sportivo, il sindaco di Afragola: “Si discute su più aree della città. Vi spiego la situazione”

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NOVEMBER 2023, Aurelio De Laurentiis, fonte foto: www.eurosport.it

Antonio Pannone, sindaco di Afragola, è intervenuto nel corso della trasmissione A pranzo con Chiariello, in onda su Radio Crc. Tra gli argomenti, si è parlato della questione legata al nuovo centro sportivo del Napoli, che potrebbe essere costruito proprio ad Afragola. Di seguito, le sue parole.

“Quando si può mettere la prima pietra per il centro sportivo? Vorrei farlo subito, ma i processi vanno gestiti nel rispetto delle norme. Ieri ci sono state delle visite importanti… Ci sono stati dei sopralluoghi con i quali si è fatto il punto della situazione. Guardare anche da vicino le opzioni perché ce n’è più di una. Questo inteso come aree compatibili per un investimento del genere. Queste sono aree prossime alla zona della stazione. È vero che il Napoli ha fretta nel voler fare il centro? Il presidente lo ha ribadito con grande chiarezza nell’ultimo incontro del 5 agosto. Ancor di più ieri, rispetto alle altre opzioni. Cerco di non alimentare inutili aspettative e senza cercare clamore. Il 5 agosto ho percepito il forte interesse del Napoli e del suo presidente. La società ha fretta, non può essere prigioniera di logiche burocratiche. Si erano immaginati percorsi amministrativi che potessero agevolare un percorso del genere. Si può ragionare anche su altri siti strategici che potrebbero prestarsi ad un percorso rapido ed agile. Conta molto il discorso del nuovo piano urbanistico comunale, perché si tratta di aree che prevedono interventi come quelli che richiede il Napoli: una cittadella sportiva, i centri sportivi inclusivi, come sottolineato dal presidente di apertura al territorio e ai giovani. Questa cittadella, oltre a soddisfare le esigenze della prima squadra, sia cantiere operativo per i giovani che amano il calcio”.

“Se dovessero emergere elementi che invece dimostrerebbero che questi percorsi richiederebbero tempi lunghi, il Napoli terrebbe in considerazione altre proposte. Com’è la situazione attuale? I tempi possono essere rapidi, però anche questo è un elemento su cui ho cercato di fare chiarezza. Nel caso di aree vicino alla stazione, dove ci sono zone private, ci sarebbe un discorso di espropri, di acquisizioni. Certamente, De Laurentiis non si calerebbe in un contesto di trattative di questo tipo. Auspicherebbe il supporto dell’amministrazione comunale affinché questi processi possano essere governati. Ovviamente non possono arrivare da qui i soldi, ma si potrebbe immaginare uno strumento agile in grado di poter portare avanti il discorso di una manifestazione di interesse per individuare le risorse e così partire con l’acquisto dei suoli o degli espropri. Ieri si sono valutati anche altri siti compatibili, con dimensioni più ridotte che però potrebbero essere più rapidi da completare. Si tratterebbe di aree che hanno una destinazione compatibile con i centri sportivi, e queste potrebbero essere immediatamente disponibili”.

“Di quanti ettari si parla? Si parla di 20/25 ettari, mentre le più ridotte vanno dai 7/8 fino ai 16. Con tempi brevi intendo che alcune di queste aree potrebbero essere disponibili subito. Quindi si ragiona sul sito, sulla conformazione delle aree, andrebbero fatte delle verifiche. Il Napoli intende fare anche un istituto scolastico per i giovani, della sede del Napoli invece non so. Però, perché partano i lavori bisogna cominciare nel 2025. A Primavera prossima si potrebbe iniziare. Mentre nelle aree da acquisire bisogna ottenerle. Negli intendimenti del presidente credo che Afragola sia la prima scelta per la vocazione strategica, per le strutture. Il presidente ad agosto disse che partendo da Los Angeles poteva arrivare ad Afragola dopo aver preso il treno da Roma e giungere a piedi al centro. Afragola può essere raggiunta in tanti modi”.

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