La Gazzetta dello Sport ha ripercorso sul sito ufficiale l’ultimo anno in azzurro su Victor Osimhen con un focus sugli ultimi tre mesi. Il nigeriano aveva un accordo con il Psg a giugno sfumato perché i parigini speravano di portare in azzurro anche Kvaratskhelia, incedibile per Conte e quindi anche per la società. Poi, gli ultimi giorni di trattative tra Chelsea ed Al Ahli. “Fuori rosa. Fuori dal progetto. Ancorato a un colpo di scena oggi inimmaginabile. Victor Osimhen resta al Napoli, ostaggio di una clausola rescissoria che nessuno ha voluto pagare e di un contratto faraonico ormai fuori mercato in Europa. La storia meritava più rispetto, ma hanno sbagliato tutti e da tutte le parti. Il club, che forse con troppo ottimismo aveva immaginato un’asta milionaria per il Pallone d’oro africano. Il giocatore, che troppo in fretta ha staccato la spina, immaginandosi lontano da Napoli prima ancora che le vie del mercato gli mettessero davanti una strada sicuro. E poi gli interlocutori che hanno provato ad approfittare del grande strappo”, ha spiegato la rosea.
Poi ha aggiunto: “Assurdo, follia. Storia di un pasticcio totale. A oggi, Osimhen resta un giocatore del Napoli con un contratto da 11 milioni a stagione fino al 2026. Due anni da separati in casa non sono tollerabili visti gli ultimi mesi e la tensione delle ultime ore. L’ancora di salvezza può essere la solita Arabia ma con un altro club protagonista, visto che lì il mercato chiude dopodomani. Oppure qualche altro paese con la finestra per le trattative ancora aperta, dove, però, non si vedono club pronti a soddisfare il Napoli e Osimhen. Gli scenari sono questi e annunciano una guerra fredda all’orizzonte”.
Infine: “Un epilogo senza senso, col bomber del terzo scudetto trattato come carta straccia. C’è ancora tempo, ma non per il grande calcio. Tensione massima, difficile immaginare una via di fuga. Intanto nella lista ufficiale consegnata alla Serie A di lui (e di Mario Rui) non c’è traccia: è la prova della sua esclusione definitiva”.
