Conte: “Lukaku? Abbiamo bisogno di uno come lui. Parma? Squadra in gran salute, sanno come far male. Kvara? Ha ampi margini di crescita”

fonte foto: Ssc Napoli

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa, in vista della terza giornata di campionato: Napoli-Parma. Si è parlato della vittoria con il Bologna, oltre che dell’avvicinamento a questa sfida che appare tutt’altro che semplice. Il tecnico, ha poi parlato del neoarrivato Romelu Lukaku. Di seguito, le sue dichiarazioni.

“Ha parlato con Lukaku? Sto aspettando l’annuncio ufficiale (ride, ndr). Prima di parlare di un calciatore, aspetto che siano nostri. Poi ne parlerò. Quanto è stata importante la vittoria con il Bologna? Sicuramente la partecipazione c’era già, Al netto del risultato, la partecipazione dev’essere massimale, al di là del risultato. Quella per me è una pretesa d’obbligo. Dopo la sconfitta col Verona hanno fatto lo stesso, sappiamo come un risultato possa cambiare gli umori e gli approcci. Questo gruppo non è mai mancato da questo punto di vista. Per questo, sono soddisfatto del lavoro”.

“A 24 ore dalla fine del mercato il Napoli è la squadra di Conte? Il mio Napoli è così dal primo giorno. Questo è fuori dubbio. Parlo da un punto di vista tecnico, è una cosa che ho già sentito mia. Sto imparando a conoscere l’ambiente. Quel che voglio sempre sottolineare è che dobbiamo trovare equilibrio su tutto. Penso che l’ambiente napoletano deve andare più in profondità e capire che è cominciato un lavoro di ricostruzione partendo da una base importante. Abbiamo fatto delle valutazioni e stiamo aggiungendo degli elementi. Quindi, mi aspetto positività dal tifoso. Non si deve far prendere dalla vittoria o sconfitta, ci saranno delle partite in cui vinceremo, ci saranno dei passi falsi, ma non dobbiamo essere condizionati dai risultati. Ciò che conta sapere è che sta partendo una nuova visione, spero possa proseguire il più a lungo possibile e che possa trasformare il Napoli in un’antagonista per le solite note. Si sta lavorando ad un qualcosa che possa dare entusiasmo e appartenenza ai calciatori. Se il calciatore capisce questo, darà quel qualcosa in più”.

“La chiave della ricostruzione è una certa ferocia? Io penso che quando si riparte, dissi all’inizio che il Napoli aveva subito 48 gol. Quando si ricomincia, bisogna partire dalle basi. Alcune situazioni erano state perse, anche in virtù di tanti cambi. Anche in questi, qualcosa puoi perderlo, perché ognuno ha le sue idee. I calciatori lo sanno, essere solidi ed ordinati è il presupposto per vincere. Questo è molto importante, noi stiamo lavorando in tutti gli aspetti, anche l’essere feroci è quello che si era perso. Nella difficoltà i ragazzi non erano più abituati a soffrire. Noi stiamo proponendo queste soluzioni in allenamento, perché lo spirito di squadra è importante per ottenere successi”.

“Che avversario sarà il Parma? Ci racconta la visita al Murales di Maradona? Mi sono recato con la mia famiglia alle 23:30/mezzanotte. È stata una cosa molto bella, si respira un’aria particolare. Quello è un posto di culto, ci tenevo ad andare, sono contento di averlo fatto. Strano che si sia saputo, uno vuole fare certe cose anche in silenzio. Ne sono molto contento. Lì c’è un’energia pazzesca. I miei calciatori sanno già cosa penso, ne ho già parlato con loro. Il Parma è in gran salute, ha nell’organico dei calciatori forti e con grande energia. Sono giovani e se lasci loro campo ti fanno male, e possono farne anche a noi. Dobbiamo attaccare nella maniera giusta, perché loro ci inviteranno a farlo, e lì sono terribili. Sono in grado di ripartire come razzi. La stiamo preparando, perché ogni partita ha il suo spartito. Sarà più difficile del Bologna, quel che deve entrare in testa è che ci sarà bisogno di tutti e festeggiare per ogni vittoria. Niente è scontato, se creeremo quest’entusiasmo si può riportare il Napoli dove deve stare”.

Kvaratskhelia, che idea si è fatto? È un ragazzo perbene che si allena bene e con voglia di migliorarsi. Per me, questo è alla base per un’ulteriore crescita. Ha solo 23 anni e una vita davanti, può diventare davvero importante e di livello. Ha margini di crescita importanti, ora sto cercando di dargli più imprevedibilità, perché se lo metti in una zona di campo gli avversari lo possono triplicare. Stiamo cercando di fare lo stesso con Politano, Neres e Ngonge. Penso che il georgiano abbia la testa sulle spalle e abbia una grande opportunità di crescere calcisticamente. Anche a livello di personalità, può diventare un top player. Si è messo totalmente a disposizione, ha margini di crescita importanti, già oggi è molto forte, ma a me di lui piace che si mette a disposizione di tutti. Il talento va messo a disposizione della squadra. I ragazzi facendo così cresceranno”.

Di Lorenzo, come se lo immagina? Ho insistito nel tenerlo così come per altri. Non lo conoscevo, ma sapevo delle sue doti umane. Sapevo del suo amore per la maglia, per cui ho insistito. Alla fine sono molto contento, ho cercato di far capire a tutti la sua importanza. È un calciatore intelligente e sa quando attaccare. Per me è molto forte. Siccome mi è stato chiesto di creare una squadra forte, non potevo prescindere da lui. Ma per chiunque posso parlare bene, come Anguissa, Lobotka, Rrahmani, anche Mazzocchi che da il 110%. Se non parlo di qualcuno faccio un torto. Il gruppo storico mi dà garanzia, ma il mercato finisce tra un giorno. Il minimo va fatto, poi vanno aggiunti dei pezzi”.

“La vittoria col Bologna è la scintilla? La continuità è fondamentale. Giocheremo contro una squadra più in forma, se non la sorpresa. Abbiamo il doppio compito di dare continuità con una grande difficoltà. Da ieri ho alzato le antenne, se capiamo che partita è ci sono più possibilità. Non posso scoprirne il risultato finale, ma posso capire che situazioni ne possono nascere”.

Simeone? Fa parte del gruppo storico. La sua generosità è enorme, però so benissimo che importanza ha per lui il gol. Sia lui che Raspadori li considero importanti. Jack può giocare anche nella posizione di Kvara, anche se con caratteristiche diverse. Quello che mi interessa è il lavoro per la squadra, le loro posizioni. Il gol è importante, ma è una parte. Giovanni è un ragazzo che dà sempre tutto, e non posso fare altro che parlarne bene”.

“I fantasmi di Verona sono stati cancellati? Si sta sentendo con De Laurentiis? Lavoriamo per cercare di non tornare indietro. Questo dev’essere chiaro. Contro il Parma dovremo essere preparati e accorti. Loro sono bravi a compattarsi e poi ripartire con i vari Man, Bonny, Mihaila. Per evitare che tornino gli scheletri serve grande attenzione. Un risultato negativo però non significa tornare indietro. A Verona abbiamo giocato un buon primo tempo, ma non mi è piaciuto l’atteggiamento impaurito. Spero di non vederlo più. Vogliamo trasformare delle situazioni in certezze, che poi possono darci sicurezza. Sul presidente, in questo momento non c’è bisogno che mi senta con lui. Cosa è sul tavolo rimane. Aspettiamo la fine del mercato, ora mi sto concentrando sui calciatori e sul campo”.

“Lukaku? Visto che è ufficiale, dico che Romelu entra in sintonia col resto della squadra. Verrà con noi per la partita col Parma se non c’è niente di particolare. È un centravanti atipico, perché di solito quelli alti e grossi sono lenti, quindi vanno usati come boa, ma non sono molto veloci. Lui è un giocatore di football americano per come lo definisco io, è potente e unisce le due cose. Abbiamo bisogno sia di uno che faccia salire la squadra, sia che possa attaccare gli spazi. Detto questo, è un ragazzo perbene, posso mettere le mani nel fuoco per lui. Sa che responsabilità ha verso i tifosi, è un bravo ragazzo. Ribadisco, abbiamo anche Simeone e Raspadori, da questo punto di vista sono più tranquillo e contento”.

“Numericamente è soddisfatto della rosa che ha? Non parliamo di mercato. La società sa come fare e vedremo cosa accadrà”.

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