Arrigo Sacchi, ex allenatore e figura storica del calcio italiano, ha rilasciato un intervista al quotidiano Il Giornale parlando della Serie A oramai pronta al via già da questo fine settimana.
In Serie A, dai tempi dell’Inter di Conte passando per il Milan di Pioli e il Napoli di Spalletti, chi vince lo scudetto non riesce a ripetersi. Succederà anche a Simone Inzaghi? “Non faccio l’indovino, dico solo che l’Inter è sicuramente la squadra favorita anche del prossimo campionato perché è la più strutturata ma dovrà dotarsi di grande umiltà per riuscire a ripetere i brillanti risultati”.
E Conte a Napoli? Non è stato uno dei suoi prediletti? “Antonio è bravissimo. Spero e mi auguro che il presidente ADL ne comprenda il valore e lo aiuti all’inizio del lavoro. Allo stesso tempo ho la speranza che Antonio vada sempre più deciso verso la strategia”.
Che idea si è fatto di Fonseca al Milan? Ha parlato di calcio dominante: non è troppo impegnativo? “Ho seguito Fonseca ai tempi in Ucraina e ne ho tratto un giudizio favorevole, poi l’ho perso di vista. Se invece di annunciare il dominio del gioco lo avesse preparato ed eseguito sarebbe stato meglio. Per realizzarlo l’inizio sarà complicato perché i tifosi del Milan sanno riconoscere il calcio di qualità. Capitò anche ai miei tempi. Partimmo bene a Pisa, poi la settimana dopo prendemmo una scoppola dalla Fiorentina a San Siro. Non ci furono fischi e il presidente Berlusconi mi chiese: cosa facciamo? Risposi: andiamo avanti su questa strada, quando dureremo 90 minuti invece che 60 arriveranno anche i risultati”.