Zampini contro i detrattori della Juve: “Attendete prima i comunicati!”

Su Tuttosport, Massimo Zampini ha attaccato i detrattori della Juventus. Secondo l’avvocato e opinionista, i bianconeri che fanno mercato danno fastidio a molti perché destano sospetti, ma questi non leggono i comunicati sui valori effettivi delle operazioni. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione.

“La brillante tesi di fondo su cui si regge il Paese la conosciamo bene: i bianconeri ingannano. Che si tratti di un arbitro  – anche nell’anno con 0 interventi in 38 partite del Var a favore e delle “strisciate” di Berardi e Malinovskyi c’è comunque un rigore per il Bologna a destare scandalo – o di un’operazione di mercato, poco cambia. Con il ritorno in Champions la Juve torna a fare mercato e la cosa non piace ai soliti noti: non è bastato tenerli per un anno fuori dalle coppe per la sempre utile “slealtà sportiva”? Questi riprendono già a muoversi come se niente fosse. La procedura è standard, ormai ben nota: mesi a dire che i bianconeri non hanno un euro e potranno acquistare solo qualche eroico volontario disposto a giocare gratis. Poi, quando si arriva al dunque, ecco i sospetti: come fanno a trattare Koopmeiners? Eh no, i conti non tornano: perché il Bologna dovrebbe vendere Calafiori a soli 25 milioni? Riecco le mitiche plusvalenze, le permute, quelle che la Juve dovrebbe iscrivere in un modo penalizzante e le rivali in un altro perché la società torinese è quotata in borsa e le altre no. Libere maxi plusvalenze fantasiose per tutti, ma non se sei quotato: non male, questo concetto di “slealtà sportiva”. Le valutazioni dei giovani: “come fanno a valutare Iling più McKennie a un anno dalla scadenza ben 35 milioni? Cosa c’è sotto? Non sono più le estati dei Pinamonti e dei Casadei, quando un talento intravisto valeva già decine di milioni: Iling e McKennie devono costare di meno. Inutile invitare gli indignati ad attendere quantomeno un comunicato per conoscere i valori effettivi, è già uno scandalo, sono le “solite plusvalenze gonfiate”. Così poi Wes rifiuta, siamo costretti a inserire il promettente Barrenechea – che Motta avrebbe tenuto con grande piacere – e a quel punto a irritare è il presunto valore del giovane Enzo. Un paio di settimane così e quando si delineano più chiaramente le cifre (i due ragazzi vengono valutati 22 milioni in tutto, con una percentuale in favore dei bianconeri in caso di rivendita), i numeri non tornano comunque, perché ai nostri eroi non aggrada l’idea che la piccola e povera Juve possa comprare Douglas Luiz, trattare il giovane Thuram, ambire a Koopmeiners, pur se eventualmente costretta a sacrificare campioni del presente e potenziali crack del futuro”.

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