Home News Padovano: “Il Napoli deve qualificarsi per l’Europa! Soulè? Buon profilo ma…”

Padovano: “Il Napoli deve qualificarsi per l’Europa! Soulè? Buon profilo ma…”

fonte foto: Frosinone Calcio

A ‘1 Football Club’ su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Padovano, direttore sportivo ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Juventus. 

Ecco quanto dichiarato:

Quanto è importante, in chiave qualificazione europea per il Napoli, portare a casa un successo contro il Frosinone? “Credo che sia fondamentale. Dopo una stagione poco piacevole, credo che almeno questo finale di stagione debba farci vedere la qualità dei giocatori. È fondamentale puntare ad un posto in Europa, che è obbligatorio. Per il prossimo anno vanno fatte le cose per bene, affidando le chiavi della squadra a chi possa guidarla verso il ritorno su grandi palcoscenici”.

Soulè sarebbe il giocatore giusto per gli azzurri? “E’ un giocatore forte, di prospettiva. Non so se sia nei piani del Napoli, ma resta un profilo di valore”.

Politano è nelle condizioni di disputare novanta minuti contro i ciociari? “Se lo metteranno in campo è perché può essere della partita. Gli allenatori, sotto questo punto di vista, sono molto attenti. Tuttavia, non parlerei di singoli, ma di squadra. Collettivamente, è una squadra molto forte. Non ricordo una simile involuzione di una squadra con simili potenzialità”.

I candidati più indiziati a sedere sulla panchina del Napoli, il prossimo anno, sono Conte e Italiano. Chi crede possa spuntarla? Sono di parte. Essendo un grande amico di Antonio, ed avendo grande stima di lui, credo che Conte sia tra i tre migliori allenatori al mondo. È sempre stato attirato da piazze passionali, come Roma e Napoli. Ha bisogno di un grande progetto, ma il calcio beneficerebbe di uno come lui in una grande piazza. Soprattutto, ne beneficerebbe il nostro campionato”.

Crede che il futuro di Allegri sia lontano dalla Juventus? “I sentori mi fanno pensare che Max sia giunto al capolinea, anche se è in linea con gli obiettivi societari, ovvero la qualificazione in Champions e la valorizzazione dei giovani. La mia sensazione è che la Juventus cambierà guida tecnica”.

Conti alla mano, Allegri ha fatto davvero una stagione fallimentare? “Non parlerei di fallimento. Nello sport non esiste fallimento. Quando vinci o perdi, c’è soltanto da imparare. Per quanto riguarda Allegri, credo che sia arrivato alla fine della sua seconda avventura in bianconero. Una società organizzata, naturalmente, deve programmare con anticipo la stagione successiva. C’è stato un aumento di capitale, e il club è stato molto chiaro con la necessità di attenzionare il bilancio e comporre la rosa di tre o quattro giocatori esperti più diversi giovani

Per quanto riguarda il successo della Roma a San Siro, si può parlare di demeriti di Pioli o di meriti di De Rossi? “Mi sono stupito abbastanza delle dichiarazioni di Pioli. L’autostima è importante, anche se un conto è la suddetta un conto è paragonarsi a City e Real. A volte, certe dichiarazioni possono essere controproducenti, anche se possono essere utili alla squadra. La Roma ha vinto il primo tempo di questa sfida, sfruttando le qualità di De Rossi che si è rivelato un ottimo allenatore, sia in campo che fuori. Farei un plauso a chi ha rivoluzionato una squadra che sembrava allo sbando”.

De Rossi, dunque, sarà confermato? Qualora non lo fosse, mi stupirei molto. Ha trasformato la squadra in positivo, confermando quanto sia incisiva la figura di un tecnico. Ci sono allenatori che lavorano in modo ottimale sul campo, ed altri che sono buoni gestori di uomini”.

Che titolo possiamo dare alla grande impresa dell’Atalanta a Liverpool? Strepitoso! Non è solo quest’anno che Gasperini sta facendo molto bene. Ricordo il suo Crotone che giocava esattamente così. I suoi centrocampisti, come nelle grandissime squadre, giocano nella metà campo avversaria. Gasperini ha una forma mentis che gli impone di fare la partita contro qualsiasi avversario. Farlo contro i Reds, però, ha una valenza diversa. Vanno estesi i complimenti anche alla società ed ai giocatori, che si sono immedesimati in un calcio piacevole. Il risultato di ieri rimarrà nella storia per molti anni”. 

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