Sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport è possibile leggere l’intervista a Marco Materazzi. L’ex calciatore ha espresso il suo entusiasmo per l’Inter che si avvia a vincere il suo ventesimo titolo e, dunque, cucirsi la seconda stella sul petto. Inoltre, il campione del mondo si è anche soffermato su Thiago Motta. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione.
“La capolista se ne va? Non ho mai avuto dubbi, ero sicuro dall’inizio. Troppa qualità e convinzione dopo Istanbul, una netta superiorità. Toccando ferro, per la seconda stella la strada è tracciata. Invece in Europa è tutto più complicato e imprevedibile. Ma l’Inter è diventata una macchina, può provarci con chiunque senza paura. All’andata a San Siro si poteva segnare di più, ma la squadra ormai non trema. Certo, a Madrid è tosta perché se fai errori li paghi contro avversari così smaliziati. Simeone? Ho un brutto ricordo e tutti sanno qual è (il 5 maggio 2022, ndr) quindi meglio non parlarne. Però questo può essere davvero l’ostacolo più duro verso la finale”, ha aggiunto Marco Materazzi nel corso della sua intervista. E’ concreto senza inutili bollicine, intelligente, preparato. Poteva prendere in corsa il PSG, lì aveva la strada spianata ma ha voluto farsi le ossa a Genova, Spezia e ora a Bologna: si è costruito passo dopo passo e ha evitato salti nel buio, come il Napoli post-scudetto. Anche questo fa capire che testa abbia, il suo Bologna è forte come lui. Spero che non vada in una grande d’estate e resti lì in Emilia per un po’, così noi continuiamo a vincere con Inzaghi e poi un giorno, chissà quando, potrà essere lui a prendere il posto di Simone”.