Alessandro Buongiorno, centrale del Torino, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando del suo rapporto con la società e la maglia granata e degli attaccanti più ostici da difendere in Serie A. Tra i nomi, Buongiorno ha citato anche quello di Victor Osimhen, elogiandolo per le sue qualità. Ecco le sue parole:
Chi è l’attaccante più difficile da affrontare? “Per me Lukaku. È molto ostico. Ha grande fisicità e la usa. Con lui si deve giocare di anticipo, bisogna stare molto attenti a non dargli campo. Un altro fortissimo è Osimhen. Ha corsa, potenza, cattiveria agonistica”.
Sul momento più bello dell’esperienza al Torino: “Non dimenticherò quanto è accaduto a Superga, il capitano Rodriguez mi ha detto che avrei letto io i nomi dei giocatori, delle vittime di quella tragedia. In quel momento ho vissuto il punto più alto di un’appartenenza che sento molto. Essere del Torino non è come essere di un’altra squadra, con tutto il rispetto. Noi siamo stati grandi, abbiamo vinto molto, ma abbiamo anche sofferto tanto. Il fato si è accanito con noi cancellando dalla faccia della terra la squadra più forte di quel tempo, quella di capitan Mazzola, e poi il giocatore più significativo, più simbolico, degli anni Sessanta, Gigi Meroni. Noi siamo dolore e gioia, siamo tragedia e festa. Noi siamo il Torino. Mentre leggevo quei nomi, sentivo il peso e l’onore di questa identità”.