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Arrivederci, Eljif Elmas.

In una fredda serata di un qualsiasi venticinque di novembre, a Bergamo, presso il Gewiss Stadium, Osimhen serviva ad Elmas la palla dell’ 1-2 al limite dell’aria Atalantina. Nessuno lo sapeva, ma quel tap-in vincente che ha regalato un’importante vittoria e tanta speranza agli azzurri, sarebbe stato l’ultimo gol di Eljif Elmas con la maglia del Napoli. Esattamente 32 giorni dopo, in un ventisette dicembre qualsiasi, il RasenBallsport Leipzig, meglio noto come RB Leipzig e in italiano come Lipsia o RB Lipsia, ha ufficializzato l’acquisto del macedone.

Oggi Eljif, o Elif, lascia definitivamente Napoli dopo quasi 5 anni di una storia d’amore complessa come poche. In questi anni, ci ha accompagnato verso la vittoria di una Coppa Italia e soprattutto di uno scudetto che per Napoli è storia, e di questa storia ne fa parte ormai anche il numero 7. Centrocampista, trequartista, esterno a destra o a sinistra, Elmas è sempre stato un giocatore duttile ed elastico, disponibile a spostarsi continuamente e correre per il bene della maglia azzurra. Nonostante ciò, il suo talento grezzo è rimasto tale. In quasi 5 anni, per un motivo o per un altro, mai è riuscito ad emergere davvero e quasi mai a diventare un titolare, se non per necessità. 189 partite disputate (con una media di 40 minuti per match), 19 reti ed 11 assist sono i suoi numeri in quasi 4 stagioni, ma i numeri non bastano. Tecnica, sacrificio, volontà, passione, attaccamento alla maglia, partecipazione. Elmas è stato ed è anche tutto ciò.

Con il miglior augurio di buona fortuna per questa nuova esperienza in Germania, salutiamolo con un arrivederci. Sì, non un addio, ma un arrivederci, Eljif Elmas.

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