L’ex braccio destro di Giuntoli: “Quando prendemmo Osimhen su di lui c’era anche il Liverpool”

Giandomenico Costi, dirigente sportivo ed ex braccio destro di Cristiano Giuntoli al Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete, in onda su Radio Crc.

 “Ho fatto una carriera con Giuntoli dai tempi di Carpi al Napoli. Le caratteristiche di Giuntoli che mancano al Napoli? È un profondo conoscitore di calcio, è un tuttologo completo, può parlare sia col presidente che con l’allenatore che è la figura più sola in una squadra di calcio. Spesso e volentieri i loro collaboratori sono degli yes man e lì subentra il direttore sportivo se ne ha le competenze e Giuntoli le ha. Lui ti massacra, per dire quando lo conobbi mi chiamava 100 volte al giorno, chiamava 100 volte al giorno Ancelotti e Gattuso. Tutti gli allenatori sono riusciti a trarne beneficio. Non sempre dare ragione porta vantaggi. Certe volte gli allenatori non sanno di sbagliare, perché hanno tante problematiche. Ognuno ha le proprie caratteristiche e il proprio modo di lavorare, la cosa importante è che sebbene le strade per arrivare ad un obiettivo siano diverse, che si possa arrivare a quell’obiettivo”.

“Portare Osimhen a Napoli non è stata una passeggiata, lo voleva il Liverpool tanto per dire. Ero con lui a Roma e ci fu il primo contatto con questo intermediario e mi chiedevo come il giorno dopo potesse avere la carica per ripartire pensando che la trattativa potesse andare a buon fine. Il Napoli di oggi? Ho visto la partita contro la Lazio. Come premessa, qualunque allenatore fosse arrivato avrebbe trovato inizialmente delle difficoltà dopo la vittoria dello scudetto”.

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