Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’ANSA: “La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l’allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l’importo. Spalletti è padrone del proprio destino, se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo. La clausola aveva lo scopo di ristorare il Napoli qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente. Nessuno pensava a una federazione. E la Figc mai ha pagato un club per un allenatore. Questo è lo scoglio politico da superare”.