Francesco Modugno è intervenuto a 1 Station Radio, nel corso della trasmissione 1 Football Club. Il noto giornalista di Sky ha parlato del futuro del Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione.
Giuntoli prossimo ormai ad approdare in bianconero?
“C’è ancora un contratto e va considerata la necessità per le parti di incontrarsi e trovare un equilibrio ed una eventuale modalità di congedo. Sono due persone che si stimano e che hanno condiviso una parte importante del proprio percorso; tuttavia, aspetterei prima di dare per certo l’esito di questo incontro. È una storia che, chiaramente, sta prendendo una certa piega. Dopo otto anni, credo sia un esito comprensibile quello di cercare nuovi stimoli altrove. Il presidente, però, è una persona particolarmente legata al rispetto della forma, e congedarsi dal club è sempre difficile. La strada è tracciata, dunque, ma prima di dire che sia andato aspetterei”.
Che partita potrà essere Napoli-Inter?
“In conferenza ho sentito spesso parlare della possibilità di raggiungere il record dei 91 punti. A Castel Volturno, nell’ambiente azzurro, non ho mai sentito parlare di record di nessun genere. Credo che gli stimoli vengano dalla possibilità di esprimersi al meglio nella cornice del proprio stadio, e contro un avversario di livello come i nerazzurri. Mi aspetto una partita seria da parte degli uomini di Spalletti”.
Crede che Spalletti, dopo lo storico tricolore, resterà in azzurro o guarderà altrove?
“Mi auspico che possa restare al Napoli. I presupposti, ed i segnali, per la permanenza del tecnico non mancano, anche se a quel tavolo, durante quell’incontro, erano soltanto in quattro… Aspetto con curiosità la conferenza di giovedì, in cui de Laurentiis potrà dirci qualcosa in più”.
Quanto il Napoli del futuro non dovrà vivere del passato?
“La tentazione di rimanere ancorati a quel che è stato c’è sempre. Dopo 30 anni, ancora oggi si parla di Maradona… Uno step di crescita, soprattutto razionale, sarà rappresentato proprio dalla capacità di distaccarsi da quel che è accaduto in queste settimane. Il passato rischia di divenire una prigione per gli azzurri, ed è necessario potersi proiettare nel futuro. D’altronde, il club ha già dimostrato di essere felicemente incline alla progettualità”.
Passo importante da consumarsi anche a livello dirigenziale?
“La società ha sempre avuto delle dinamiche proprie e non mi aspetto cambiamenti significativi. Ci sarà un attendibile dinamismo societario. Tutto il club ruota attorno alle figure chiave di De Laurentiis e Chiavelli, e la struttura societaria, dunque, credo rimarrà come la conosciamo”.
Futuro di Kim lontano da Napoli?
“L’operazione Minjae è stata eccezionale ed un calciatore come il coreano non poteva non richiedere l’inserimento di una clausola. Tuttavia, il difensore è fortemente a rischio. A determinate cifre è un calciatore che diviene chiaramente appetibile per i top club stranieri, ed in tal senso anche l’operazione dei suoi agenti è da considerarsi brillante”.
Chi potrebbe essere il sostituto ideale di Victor Osimhen?
“Per quanto riguarda Osimhen, invece, qualche tempo fa avrei potuto fare il nome di Osimhen, anche se molto dipenderà dal futuro dirigenziale del club. Un nuovo direttore sportivo potrebbe portare in dote un proprio bagaglio conoscitivo e dei legami personali che potrebbero incidere sulle scelte di mercato. Oggi, parlare di mercato rischia di esporci al facile errore”.