Bruno Giordano ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, durante la quale ha raccontato quanto vissuto da lui e i suoi compagni di squadra alla vigilia del primo scudetto del Napoli.
Questo quanto dichiarato: “La sera del 9 maggio del 1987? Pensai al tunnel del San Paolo. All’effetto che mi avrebbe fatto salire gli scalini, entrare in campo, vedere quel muro umano, emozionarmi. Quando venne l’ora e ci avviammo, avevo Lele Oriali al mio fianco, era frastornato quanto me e lo confesso: non ho mai visto niente del genere”.
E ancora: “Passammo la notte in ritiro a Soccavo. Maradona metteva la musica a palla, non riuscivamo a dormire. Bianchi ogni tanto veniva fuori: ragazzi provateci, andate a letto. Facevamo i bravi per dieci minuti. Poi ricominciavamo, magari girando le stanze. Non si chiuse occhio. E anche stavolta, anche se il calcio è cambiato e i giocatori staranno a casa loro, non riusciranno ad addormentarsi. Stanno per riscrivere la storia“.