Home News Osimhen e la maschera, necessità o scaramanzia?

Osimhen e la maschera, necessità o scaramanzia?

Fonte Ssc Napoli

In un Inter-Napoli dell’ormai lontano Novembre 2021, in un contrasto aereo con Skriniar il bomber partenopeo Victor Osimhen si è fratturato lo zigomo e dopo una difficile operazione è tornato in campo a distanza di circa un mese con una maschera protettiva al volto, da cui non si è più separato. Durante una splendida stagione come quella del nigeriano, che in 28 partite ha collezionato 25 gol, la stessa maschera è diventata sempre di più un vero e proprio simbolo, oggetto di dolci, travestimenti e non solo.

Ma a distanza di più di un anno dall’ infortunio, Osimhen necessita ancora della protezione della maschera? A rispondere proprio il medico specialista che ha avuto l’incarico di operare l’attaccante: “È guarito e non ne avrebbe più bisogno, ma la paura è tanta e vuole proteggersi”. Un gesto forse di prevenzione dunque quello del capocannoniere di Serie A, che sicuramente non vuole interrompere un periodo di forma come quello che sta vivendo, punta e leader di un Napoli primo a +19 sulla seconda e arrivato per la prima volta nella sua storia ai quarti di Champions League.

Recentemente però, il numero 9 ha rilasciato un’intervista a Elegebete Tv Sports affermando: “La maschera è diventata la mia identità insieme ai miei capelli biondi. Sono nate molte iniziative divertenti dal mio viso, me ne parlano anche i miei compagni. È una sensazione incredibile sentire di essere d’ispirazione con questa maschera, ne sono felice. Penso che la terrò per loro”.

Se da una parte l’attenzione è importante per non ricadere di nuovo in un brutto infortunio, Osimhen ha imparato a convivere con la maschera anche per la gioia dei tifosi partenopei, ormai sempre più innamorati di lui.

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