Non solo Juventus. Il raggio d’azione del caso delle plusvalenze fittizie potrebbe allargarsi alle procure di altre città. Secondo quanto riportato dall’edizione torinese del Corriere dello Sport, sarebbero diverse le operazioni di mercato non depositate in Lega e quindi non contabilizzate nei bilanci. Sono Atalanta, Udinese, Sassuolo, Bologna, Sampdoria e Cagliari le squadre che hanno fatto “accordi segreti” con la Juventus.
In attesa dell’udienza preliminare fissata per il prossimo 27 marzo, la Procura di Torino ha inviato alle altre città gli atti dell’inchiesta. Saranno loro a valutare eventuali provvedimenti penali nei confronti dei club del loro territorio. I documenti presentano prove riguardo gli accordi segreti che avrebbero permesso alla Juventus di far quadrare i bilanci.
La Procura di Bergamo sarà impegnata a valutare l’operato dell’Atalanta, che risulta avere fuori dal bilancio accordi per 14 milioni e mezzo di euro per impegno di acquisto non federali riguardanti gli ex tesserati Caldara, Mattiello, Muratore e Romero.
A Cagliari si occuperanno dell’affare Cerri, che nel 2018 passò dalla Juve al club rossoblù con una plusvalenza di 8 milioni. Insieme alla cessione con obbligo di riscatto ci sarebbe una mail in cui i sardi promettono ad Agnelli il riacquisto incondizionato e il patto tra i due club di non mettere la plusvalenza a bilancio.
Gli affari Demiral e Traoré incastrano il Sassuolo. Secondo gli investigatori, la Juventus ha chiesto ai neroverdi di acquistare i due tesserati garantendo il riacquisto condizionato: 4 milioni per Demiral e 8,7 per Traoré (che non ha mai giocato per i bianconeri). A Udine si occuperanno dell’affare Mandragora, a Bologna di quello di Orsolini.
Infine c’è la Sampdoria, a Genova si occuperanno delle operazioni di Audero, Peeters e Mulé. Quasi un terzo della Serie A trema.