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Tra le vette d’Europa

Le notti di Champions sono quelle che regalano sempre grandissime emozioni. L’urlo liberatorio alla fine della partita degli azzurri è stato l’emblema di quanto queste serate siano imprescindibilmente indimenticabili, a prescindere dall’avversario. Nonostante la vittoria, ormai, in tasca, il Napoli non ha mai perso la concentrazione giusta per evitare di prendere anche un solo gol. Un risultato che, tutto sommato, sta strettissimo a questo immenso Napoli.

Se nei primi venti minuti si è temuto il peggio, con l’Eintracht molto forte nelle ripartenze e nei duelli fisici, dopo il rigore (seppur sbagliato) di Kvara la gara è completamente cambiata. I deficit difensivi dei padroni di casa sono usciti tutti, così un velocista come Lozano e un fuoriclasse come Osimhen hanno approfittato come aquile rapaci della debolezza della preda per afferrare la palla e spingerla in porta. Il nigeriano, macchina da gol, non si ferma più. Nel secondo tempo non c’è stata partita: con la clamorosa espulsione del migliore di loro, Kolo Muani (il quale salterà il ritorno al Maradona), i matadores azzurri hanno conquistato pure la Germania annichilendo i padroni di casa.

Il quid pluris dei partenopei, anche se non è una novità, è stato Lobotka che accentrando il gioco su sui piedi ha permesso alla squadra di mantenere sempre il baricentro basso, attaccando in continuazione e ingabbiando così i padroni di casa. Le vittorie che dimostrano quanto il Napoli abbia un carattere totalmente internazionale. Seppur tanto criticata, la Serie A resta una competizione affascinante che annovera tre squadre nella massima competizione europea ed una che potenzialmente potrebbe regalare diversi punti ranking all’Italia. La superiorità di questa squadra, insomma, non conosce limiti.

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