Il primo tempo, come plausibile c è stato gestito benissimo dagli spezzini che avevano difeso bene le linee e chiuso gli spazi, tentando ripartenze ad eludere la difesa napoletana. Spalletti, infatti, non le ha mandate a dire ai suoi ragazzi e chiedendo loro maggiore concentrazione e affondi necessari per cercare la strada del gol. I suoi rimproveri hanno avuto i frutti sperati nel secondo tempo. Talvolta sono gli episodi a sbloccare partite così ermetiche, come il calcio di rigore conquistato dopo pochi secondi dall’inizio e segnato dal migliore in campo insieme a Lobotka, Kvaratskhelia, il quale ha regalato magie in campo con la sua classe e tecnica.
In questa stagione speciale si può tranquillamente affermare che il vero grow up si è avuto in suddette gare, vincendole anche in maniera ‘sporca’, rude, di carattere. Un contributo notevole non poteva non darlo Osimhen, protagonista anche nel pre gara con un gesto da cavaliere in cui è salito sugli spalti per scusarsi, con un abbraccio, con una tifosa dello Spezia colpita da una sua pallonata. Un ragazzo che, con umiltà e dedizione, è diventato inarrestabile e bravo finanche ad approfittarsene degli errori avversari: 16 reti che confermano la supremazia sugli altri attaccanti, tenendosi così stretto il trono di capocannoniere.
Il 3 a 0 di questo lunch match certifica non solo che il campionato vuole essere vinto, ma addirittura hanno l’ambizione di stracciarlo e festeggiare anzitempo. Il Napoli, con questa gara e la sconfitta dell’Arsenal, diventa sempre più la regina della serie A ma anche d’Europa con 56 pesantissimi punti.