All’ultima assemblea dei soci della Juventus ha partecipato anche l’ex dirigente Luciano Moggi, queste le sue parole: “Mi sento di dire alcune cose, sono venuto per tre motivi. Sono venuto per capire la situazione del nostro bilancio, perché non tengo molto conto di ciò che leggo. Poi per ringraziare Agnelli, nove scudetti non si vincono con facilità. Sono quelle cose che difficilmente si riescono a capire, ma chi è dentro sa quanto sia difficile. In una società che non si è mai difesa o non ha saputo difendersi, per questo è diventato un giocattolo nelle mani di tanti, soprattutto dei media. È un epiteto dato alla Juventus ‘Vince perché ruba’, ma non è vero perché ha sempre vinto sul campo e non ha mai rubato niente a nessuno. Forse hanno rubato qualcosa a noi, come nel diluvio di Perugia. Ce l’hanno rubato l’anno dopo, quando la Roma vinse il campionato e il presidente del CONI cambiò le regole in corsa facendo giocare Nakata a Torino che decise la partita facendo un gol.
Vi dico poi per i passaporti visto che sento qualche parola: si canta fratelli d’Italia, poi il team manager della Nazionale è quello che ha falsificato il passaporto di Recoba. L’Italia è questa. So come ha lavorato Agnelli, è una cosa difficile da spiegare. Io sono uno che è abituato a vivere e non ad esistere, ancora combatto per Calciopoli. Siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto gli altri. Andrea qui ho un cofanetto con una chiave, qui c’è tutta Calciopoli. Qui sentirai Carraro dire che Fiorentina e Lazio non possono retrocedere, che dice non aiutate la Juve prima della partita contro il Milan”.