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La rivelazione del 2022, al terzo posto Kim Min-Jae, arrivato con la pesante eredità dell’ex Koulibaly che è diventato leader della difesa azzurra in un niente

Nel Napoli di Luciano Spalletti ci sono state varie rivelazioni in questo 2022, ma uno su tutti ci viene rappresentata da uno dei giocatori arrivati la scorsa estate. Tra i giocatori azzurri che hanno più impressionato in questi mesi di 2022 c’è di certo Kim Min-Jae, arrivato a Napoli per sostituire Kalidou Koulibaly. L’eredità sulle spalle del centrale coreano ex Fenerbaçhe è pesante, e i tifosi non sono proprio convinti del nuovo acquisto azzurro. Sin dalle prime amichevoli però il difensore asiatico dimostra una grande forza fisica e mentale, che lo porta ad essere subito al comando della difesa. Inizia il campionato e Luciano Spalletti lo pone da subito titolare nella difesa a 4 al fianco di Rrahmani, e i due si trovano a meraviglia, anche se nel match con il Verona alla prima di Serie A arriva qualche piccolo svarione difensivo. Sin dalla settimana dopo con il Monza le cose cambiano, viene messa a posto la linea difensiva e il coreano con la potenza fisica e la capacità di anticipare il diretto avversario sale sempre più di livello. In questi primi 3 mesi tra campionato e Champions il Napoli non ha subito moltissimi gol, anche con l’assenza di Rrahmani il centrale ex Fenerbaçhe è riuscito a controllare bene la fase difensiva, anche quando è stato spostato con Juan Jesus sul lato destro della difesa. Ad ottobre dopo un fantastico mese in cui ha dominato in lungo e in largo Kim ha ricevuto anche il premio di giocatore del mese, e ad oggi sono molti a metterlo già tra i possibili candidati al premio di miglior difensore dell’anno a fine stagione. Per lui in questi primi mesi sono arrivati anche 2 gol oltre a salvataggi e giocate difensive molto importanti per salvare gli azzurri. Unica nota stonata fino ad ora una disattenzione nell’ultima partita ufficiale giocata con gli azzurri, quando sul risultato di 3-1 si è fatto rubare palla da Samardzic, che ha poi segnato. Arrivato a Napoli con un’eredità pesante sulle spalle come quella di dover sostituire Koulibaly il centrale coreano non ha mai fatto sentire la mancanza del senegalese, dimostrando anche di riuscire a rimanere più concentrato e più attento nel corso dei 90 minuti, cosa che all’ex giocatore azzurro non sempre riusciva. Ad oggi manca ancora tanto a fine campionato ed è ancora lunga, ma il Napoli per vincere lo Scudetto ha bisogno soprattutto del Kim Min-Jae leader difensivo visto nei primi 3 mesi di quest’anno.

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