Arrigo Sacchi, ex allenatore rossonero, ha rilasciato un’ intervista alla Gazzetta dello Sport: “Il Milan il salto di qualità lo farà se giocherà da squadra, come nella passata stagione. Bisogna correre tutti e undici: si difende in undici e si attacca in undici. Il movimento con e senza palla è fondamentale. Questo è il modo migliore per progettare l’aggancio al Napoli.
Nel mio Milan non c’era nessuno che non giocasse con la squadra e per la squadra, a tutto campo e a tutto tempo. E in quel gruppo c’erano Gullit, Baresi, Van Basten, Donadoni, Maldini. Eppure tutti si sacrificavano per gli altri, perché avevano interiorizzato un concetto fondamentale: il calcio è uno sport collettivo e non individuale. Il Portogallo, contro la Svizzera, ha tenuto fuori Cristiano Ronaldo e guardate come ha giocato e come ha vinto! Non si vince con il singolo, ma con la squadra. Vogliamo mettercelo in testa anche noi italiani?”.