Giancarlo Padovan, giornalista, è intervenuto nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete, in onda su Radio Crc.
“Il Napoli è la dimostrazione che il gruppo fa la differenza. Abbiamo avuto troppi esempi in questo Mondiale che il singolo ha trascinato determinate squadre. Il Napoli è squadra sempre: sia quando ci sono i titolari che quando non ci sono. Penso che sarà l’anno di Spalletti secondo merito. La parte più grande l’avrà fatta Spalletti. Io all’inizio pensavo che il Napoli avesse una rosa buona ma non eccezionale e neanche tanto lunga. Il Napoli ha una rosa lunga, dei giocatori straordinari che sono arrivati e un allenatore che in un’occasione ha fatto tanti cambiamenti, ovvero contro il Lecce. È il grande artefice di questa storia che è appena cominciata. Però il suo segreto è quello di avere portato ad un livello alto tutti i giocatori non facendo sentire differenze quando gioca uno o l’altro. Raspadori è un giocatore funzionale al gioco di Spalletti e a tutti i ruoli che gli vengono richiesti. È un centravanti vero, per certi aspetti somiglia a Mertens. Juventus? Nel Mondiale del 2006 eravamo in piena Calciopoli e la maggior parte dei giocatori erano della Juventus e vincemmo il campionato del mondo. Difficoltà non tecniche possono cimentare il gruppo e farlo ripartire a grande velocità. Ma questa non è la mia opinione, il Napoli ha otto punti di vantaggio. Questo è un campionato che riparte, Spalletti sa partire benissimo ed il Napoli partirà fresco come se avesse fatto una preparazione. Il Napoli sarà la stessa cosa della prima parte di stagione secondo me. Questa pausa non mette tutti nelle stesse condizioni. Il Napoli non si farà sorprendere come non si è fatto sorprendere nelle prime partite. Chi ha vinto lo scudetto di recente può avere l’esperienza, ma il Napoli ha entusiasmo, consapevolezza della propria forza e sicurezza. Non credo che chi ha vinto di recente possa essere abituato più del Napoli e anche se lo fosse, si trova 8 punti dietro. Anche qualora il Napoli dovesse avere un inciampo, ha un grande vantaggio e non deve temere niente”.