Fabio Caressa, nel suo libro ‘Grazie, Signore, che ci hai dato il calcio’, racconta un’aneddoto vissuto qualche anno fa dopo una telecronaca al Maradona: “Una volta a Napoli, dopo una partita tra i partenopei e la Juve, ci trovammo a dover raggiungere la stazione centrale in pochi minuti per riuscire partire di corsa per Milano. Il traffico era impossibile e quasi avevamo perso la speranza di farcela, stavamo già cercando un albergo dove fermarci la notte. Ma per fortuna avevamo un genio alla guida. ‘Chill è ‘o presidente‘ ci disse mentre sfrecciava un auto blu davanti a noi, accompagnata da una scorta della polizia.
Si buttò in mezzo al convoglio, a pochi centimetri dall’auto di De Laurentiis. La polizia ci considerò del gruppo e ci permise di rimanere in scia. Una corsa folle tra le strade di Napoli con il nostro autista impegnato a non lasciare più di pochi centimetri dal paraurti dalla macchina che ci precedeva. In dieci minuti eravamo in stazione, tutti e tre con le gambe che tremavano, e prendemmo comodamente il treno. Era diventato il nostro eroe“.