La Salernitana continua a far sognare i tifosi
Nel mondo del calcio maschile attuale ci sono poche realtà che riescono a “sognare in grande” per via della mancanza di risorse economiche e/o di progettualità a lungo termine. Del resto la parola business è sempre più costantemente legata a questo sport, cosa che accade anche negli Stati Uniti con l’NBA e il baseball da decenni. Esistono poi realtà come quelle della Salernitana che sono riuscite in un solo “colpo” a integrare entusiasmo, competenza, disponibilità finanziaria e lungimiranza. E questo “colpo”, se così si può dire, da 90, è rappresentato dall’impresario Danilo Iervolino, campano originario di Palma Campania e celebre per aver fondato l’Università Pegaso. Proprio in seguito alla vendita di Pegaso al gruppo americano Cvc per un miliardo di euro, il presidente dell’Università telematica si è guardato in giro in cerca di stimoli e il 31 dicembre del 2021, acquistava la Salernitana da Lotito per una cifra intorno ai dieci milioni di euro. L’amore con la piazza di Salerno è stato immediato per via di due motivi. Il primo è che l’acquisto da parte di Iervolino per i salernitani ha significato evitare l’ammenda che la Lega calcio poteva comminare per via della doppia proprietà di Lotito, presidente di Lazio e Salernitana all’epoca.
La seconda motivazione è l’entusiasmo che il nuovo presidente del cavalluccio ha da subito messo a disposizione di tutti, stampa locale e nazionale comprese. Se in questo momento la squadra campana si trova nella “prima metà” della classifica, il merito è tutto del presidente. Se i granata possono vantare uno dei migliori attacchi della Serie A come dimostrano le statistiche sul calcio e sulla Serie A che la vedono la Salernitana superare il Bologna per gol e assist, il merito è sempre di Iervolino. Certo, superficialmente si potrebbe pensare che con un budget a disposizione come un miliardo di euro tutto sia più facile! Ma Iervolino ha fatto molto di più: nell’anno del “miracolo” sportivo in cui la Salernitana ha raggiunto la salvezza in sei mesi da un famoso “7%” di possibilità di salvezza, il neo presidente aveva fatto ricorso all’esperienza di Walter Sabatini, e tanti di quei calciatori sono ancora in maglia granata. Parliamo di Fazio, Sepe, Bohinen, e poi ancora Mazzocchi, convocato addirittura in nazionale maggiore. Terminato l’idillio con Sabatini, Iervolino ha poi optato per un direttore sportivo con meno esperienza, ma con una lunga carriera alle spalle come calciatore di alto livello. L’ex portiere di Napoli, Roma, Juventus e Udinese fra le altre, è alla sua prima vera esperienza in questo ruolo, ma il solo arrivo di Dia sulla costiera amalfitana può già valere metà dell’operato. Se poi agli arrivi di Daniliuc, Maggiore, e Botheim ci aggiungiamo anche quelli di Krzysztof Piątek e di un atleta come Antonio Candreva, il bilancio sul primo anno di Morgan De Sanctis come direttore sportivo può dirsi più che felice. La Salernitana è lanciata dunque verso un percorso virtuoso e in cui potrà contare anche sul centro sportivo che il presidente Iervolino ha “promesso” alla città di Salerno. Il luogo su cui sorgerà l’impianto del club granata in base alle due aree proposte dal comune, dovrebbe essere la zona di Fuorni Nord, nella periferia della città costiera. Il club campano ha tutte le carte in regola per ripetere la grande cavalcata che ha portato l’Atalanta in Champions League per due anni consecutivi, o anche quello che ha riportato la Fiorentina in Europa. Finora tutte le scelte sono state azzeccate, e Iervolino pur non avendo la minima esperienza nel calcio, ha fatto ciò che erano soliti fare i re dell’antichità: scegliere dei buoni consiglieri.