Napoli, una pagella piena di promossi quella dei protagonisti a disposizione di Spalletti, da sfruttare soprattutto dopo la sosta mondiale che vedrà impegnati gli azzurri nel momento più complicato del campionato. Tutti i voti dei protagonisti fin qui:
LOZANO 7: S’attacca alla fascia, la demolisce con gli scatti che fanno male, diventa l’uomo in più da spedire per spaccare le linee e per costruire a campo largo. Un missile terra-terra che demolisce e che sta nel dualismo con Politano con signorilità.
OSIMHEN 9: Va oltre i numeri – sono dieci gol tra campionato e Champions – e va al di là del bene. È un’Iradiddio, un assatanato, una proiezione fantascientifica dell’attaccante moderno, qualcosa di sovrannaturale. Il calcio che verrà e che non è solo forza della natura.
ELMAS 7: Tra Bergamo e l’Udinese dà il meglio di sè, ma non solo per i due gol (che sono belli): l’interpretazione, dovendo sostituire Kvara, è viva ed articolata attraverso movimenti che consentono di addobbare le due fasi.
SIMEONE 7.5: Le statistiche lo raccontano meglio di qualsiasi altro discorso: sei gol in appena 386’ e sono prodezze pesanti, come a Milano, come a Cremona, come con il Liverpool. In panchina ma per modo di dire, perché è parte integrante.
KVARATSKHELIA 9: La perla che l’asse Giuntoli-Micheli scova nel mare magnum d’un football attraversato con competenza. Perché chiedersi dove possa arrivare, se in quel genio non si intravedono limiti? Dategli un pallone, inventerà un dribbling.
ZERBIN 6.5: Sta vivendo la sua personalissima favola: dal Frosinone alla Champions, con la benedizione di Spalletti che – quando può – gli allarga il minutaggio (105’) e gli fa respirare il calcio imponente.
RASPADORI 7: Ha davanti Osimhem e quando il nigeriano si ferma ha la capacità di cancellare quell’assenza pesante. Un investimento che ha un senso e che ne dà un altro in prospettiva, perché il golden boy ha appena 22 anni.