Eraldo Pecci, ex calciatore, è intervenuto nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete, in onda su Radio Crc.
“La punizione di Maradona contro la Juventus il 3 novembre 1985? Viene ancora raccontata perché quando ci sono dei geni che fanno delle cose, le cose restano. I geni sono geni, ragazzi. È certo che balisticamente è una cosa impossibile che uno normale non avrebbe mai pensato. Lobotka? Non è l’unico fondamentale nel Napoli, ma è molto importante perché la sua posizione è centrale. Lui dialoga con tutti ed è in una posizione strategica dove deve dare una mano a tutti. Lì non devi mai sbagliare, lui è molto bravo e ha trovato la stagione per dimostrare quello che è. Molti qualche anno fa non erano proprio d’accordo su Lobotka. Il poco spazio a Demme? Io credo che quando una formazione prende chimica, gioca insieme e si esprime a livelli così alti per chi sta fuori è più difficile entrare, per cui Demme dovrà aspettare il suo turno. Lo vedo un buon mediano, ma in fase propositiva preferisco Lobotka. Quando entra Ndombele deve trovare questa chimica. Anguissa è uno dei punti di forza di questo centrocampo. La sosta causata dai Mondiali? Il Napoli ora ha una capacità di stare in campo che non è automatica, magari quando ricomincia ha bisogno di ritrovare questa fluidità. I problemi sono uguali per tutti sia di partire forte ad agosto, sia di dover ripartire forte a gennaio. Atalanta-Napoli? Sono due squadre che hanno sorpreso. La classifica adesso dice questo, però non è che di scudetti ce ne siano molti tra le due squadre. L’Atalanta quest’anno gioca peggio, però fa giocare male anche te, ma a differenza degli altri anni tiene botta ancora più tempo. Per questo giocarci contro è difficile. Quando vai a giocare in Europa e porti a casa buoni risultati, ti entrano energie positive. Questa cosa del dispendio di energie mi sembra un luogo comune. La sconfitta contro il Liverpool è stata un’ulteriore crescita”.