Questa sera è arrivata per il Napoli la prima sconfitta stagionale, un risultato netto di 2-0 per i padroni di casa che sa di bugia per quanto mostrato dagli azzurri nella bolgia di Anfield, fortino pressoché inespugnabile per molte squadre, non solo per i partenopei che non hanno mai vinto nei campi inglesi. Un risultato che però ha cambiato poco le sorti dei napoletani che, grazie alla differenza reti rispetto al Liverpool, è riuscito comunque a chiudere il suo percorso in Champions al primo posto, conquistando gli ottavi e la possibilità di beccare avversari meno temibili, almeno sulla carta. Fa male frenare la striscia di vittorie e soli due pareggi che con dovizia gli uomini di Spalletti erano riusciti ad intraprendere caparbiamente, motivati dalle grandi prestazioni e dai gol che questa sera, per un fuorigioco millimetrico, non sono arrivati.
Si resta fermi a 50 reti, un numero che resta impressionante obiettivamente, il quale però corroborava gli animi degli azzurri, sempre più sicuri dei propri mezzi e delle qualità infinite che poteva offrire il reparto offensivo. Due calci d’angolo che sono costati cari soprattutto a Meret che sino a quel momento aveva fatto benissimo, avendo chiusi in maniera egregia lo specchio della porta agli avversari. La sua gara è stata macchiata in particolare per il secondo intervento che ha portato alla rete di Nunez. Dalle cadute, però, si deve imparare a rialzarsi, come solo una grande squadra sa fare.
La prima sconfitta dal sapore poco amaro darà certamente un riscontro empirico sulla crescita di questi ragazzi: la risposta si vedrà sabato pomeriggio nel big match contro l’Atalanta, per scoprire la reale forza mentale di questa squadra.