Fulvio Giuliani, direttore de La Regione, è intervenuto nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete, in onda su Radio Crc.
“Simeone? È giusto riconoscere per una volta i meriti a chi fa ricerca e scouting. Certo, Simeone era lì, ce l’avevamo sotto gli occhi, non era come Kvaratskhelia. Chi segue professionalmente il calcio dal punto di vista giornalistico e narrativo, sono anni che spesso nel giornalismo sportivo si creano solo pezzi di cifre, dove si è persa di vista la capacità di individuare giocatore bravi. Ieri Romelu Lukaku segna un gol in una partita che non era finita, di più. Il suo gol è stato descritto come una rete che cambierà i destini, si continua ad insistere sui soliti nomi. C’è una mancanza di fantasia. Simeone e Lukaku sono giocatori diversi. Raspadori? Per la cifra che è stato pagato non rientra nella mia categoria. È bastato che non segnasse per due partite per paragonarlo all’acquisto di Kvaratskhelia. Mario Rui, il massacrato sui social, è uno degli esempi di un giocatore sia di quantità che di qualità. In un calcio che ha dimenticato l’arte dei cross, lui li sa fare anche dalla trequarti. Li sa fare tagliati in un modo che diventano pericolosissimi. Il Napoli? L’unica partita che poteva pareggiare e non vincere era quella a San Siro con il Milan. A Milano ha fatto una cosa difficilissima, essere ripreso nel punteggio e scappare di nuovo. Giochi con una squadra molto convinta di sé che va sotto, ti recupera e ha entusiasmo, riesci a ripassare in vantaggio. È una partita che ha dato molta condizione al gruppo. Sarebbe sbagliato dire in giro che l’obiettivo sia il 4º posto. Ostigard? Il Napoli ha una batteria di centrali che fa paura. Nel senso che ci stiamo dimenticando di non avere un ragazzo che ha giocato la prima fase della stagione ai confini della perfezione, Rrahmani. Nessuno se ne è accorto. Gioca Juan Jesus, gioca Ostigard. Il pacchetto dei centrali del Napoli è roba da stropicciarsi gli occhi. Con Kim hanno preso un crack. Il Napoli non ha altra strada di sostenibilità economica che questa. La verità è che l’affare l’abbia fatto il Napoli vendendo Koulibaly, non il Chelsea”.