Un editoriale de “Il Corriere dello Sport” elogia il gioco partenopeo:
“E se il calcio fosse un’espressione aritmetica, cosa ne verrebbe fuori aggiungendo a Raspadori e Politano e Kvara, anche Osimhen, Lozano e Simeone? E se poi invece di restare nell’immaginifico, dopo la Grande Bellezza e la Rivoluzione tout court, ci sarebbe pure spazio per quel football «sexy» che sembra si possa scorgere nelle fattezze d’una squadra ritenuta «eccitante»? E perché il Napoli continui a fare il Napoli, in questo dimensione assai favolistica, mentre una città resta lì incantata, converrà starsene buona, aggrappata a se stessa, anestetizzando – per quel che si può – l’euforia”.