Dopo 6 giornate di campionato e 2 giornate di Champions League, il bilancio del Napoli di Spalletti è assolutamente positivo, primato in entrambe le competizioni e un gioco che, nonostante i tanti e nuovi interpreti, sembra già più che consolidato.
Alla vigilia del big-match contro il Milan, il Napoli arriva a San Siro con una grande consapevolezza dei propri mezzi, per nulla scontata dopo un’estate sotto la luce dei riflettori per le cessioni di tanti big considerati pilastri di questa squadra.
Si riescono a trovare certezze in ogni zona del campo, a partire dallo stesso Meret, dato per partente praticamente durante tutta l’estate, ma che in questo inizio di stagione sta dando inaspettate certezze.
Passando per i due colossi della difesa azzurra, Kim e Rramhani, che sembrano aver trovato già una grande intesa nonostante la loro convivenza al centro della difesa sia ancora alle prime armi.
Arrivando poi al centrocampo, faro della squadra azzurra, con un Lobotka sempre più metronomo della squadra e con Anguissa e Zielinski in stato di grazia in termini di gol, assist e prestazioni. Chiudendo poi con un attacco quasi tutto nuovo di zecca con il giovane georgiano affamato di dimostrare il suo valore e un Simeone trascinato dalle emozioni di giocare con questa maglia, accompagnati dal solito Politano, galvanizzato dal primo gol in Champions League.
Certezze che arrivano anche da chi è in panchina con i nuovi acquisti Raspadori e Olivera che sembra si siano già integrati al meglio, mentre Ndombele è ancora alla ricerca della condizione fisica migliore, anche se la prestazione in terra scozzese lascia ben sperare.
Il prossimo quindi, sarà un banco di prova importantissimo contro i campioni in carica di Serie A, reduci anche loro da un’importante vittoria in Champions League in ottica qualificazione.
Una sfida che scioglierà molti dubbi sulla squadra di mister Spalletti e farà capire ancora meglio, seppur ancora presto, le ambizioni della squadra partenopea.