Alex Meret, arrivato a Napoli come portiere del futuro e oggi oggetto di critica. Riuscirà a riconquistare i tifosi?

Meret può partire

L’arrivo del giovane friuliano e le grandi aspettative- Alex Meret è arrivato a Napoli nell’estate del 2018, quando alla guida degli azzurri era appena arrivato Carlo Ancelotti e il club partenopeo aveva da poco salutato Pepe Reina e Maurizio Sarri. Alex è arrivato a Napoli per una cifra di 25 milioni di euro dall’Udinese, insieme al greco Karnezis. Nella stagione 2017-18 il portiere ha giocato il suo primo anno in Serie A alla Spal, dove aveva dimostrato tutto il suo potenziale. Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis si è innamorato follemente di questo ragazzo di 192 cm, che era stato identificato da tutti come ‘il portiere del futuro’, addirittura al pari di Gianluigi Donnarumma. Il ragazzo su di sé aveva, quindi, già grandi aspettative, e si apprestava ad arrivare in una piazza molto calda come quella di Napoli.

L’infortunio all’inizio del ritiro che cambia i piani azzurri e quelli del giovane Alex – Appena arrivato a Napoli però Alex ha iniziato a fare i conti con la sfortuna, nel corso dei primi allenamenti nel ritiro di Dimaro il portiere ha subito un infortunio, la risonanza è brutta: frattura all’ulna, ritiro compromesso e inizio di campionato con gli azzurri rimandato. Il Napoli decide quindi a fine mercato di prendere David Ospina dall’Arsenal, vista anche la poca sicurezza mostrata da Karnezis nelle prime uscite. Il club partenopeo decide quindi di affidare la porta ad un estremo difensore con esperienza internazionale e che possa far recuperare Meret in tranquillità. Alla fine il nazionale italiano torna dall’infortunio, ma il mister non gli concede tante occasione nel corso della stagione, infatti a fine anno saranno 21 le presenza complessive.

L’esordio in Champions e un girone spaziale del portiere – Con l’inizio della stagione 2018/19 i tifosi napoletani possono finalmente vedere Meret in campo con continuità. A settembre c’è la sfida contro il Liverpool, che l’anno prima aveva giocato la finale di Champions, ma al ragazzo friulano non tremano le gambe, sa che deve dimostrare tutte le sue qualità. Nella partita di apertura il portiere si supera in un paio di interventi, compiendone uno miracoloso su Salah alla metà del secondo tempo. Ma la partita più spettacolare dell’ex Spal è sicuramente quella contro il Salisburgo di Haaland, dove l’estremo difensore è monumentale con un paio di interventi che chiudono la saracinesca azzurra.

L’esonero di Ancelotti, l’arrivo di Gattuso e la vittoria della Coppa Italia – Nel mese di Novembre si assiste al famoso ammutinamento dei calciatori azzurri, dove il presidente si imbestialisce contro calciatori e allenatore. Alla fine si nota che qualcosa è cambiato e a dicembre Ancelotti viene esonerato da De Laurentiis. A sostituire ‘Sir’ Carlo arriva un suo ex giocatore, Gennaro Gattuso. Il tecnico calabrese però preferisce un portiere che sappia usare i piedi, per questo al giovane portiere preferisce Ospina, che nel corso dei mesi precedenti alla Pandemia gioca la maggior parte delle partite. A marzo però in Italia arriva il Coronavirus, e i campionati, così come l’intero paese devono fermarsi. Dopo più di 2 mesi riprendono finalmente le attività agonistiche, e le prime partite da disputare sono le semifinali di ritorno e la finale della Coppa Italia. Nella finale sarà proprio Alex a partire dall’inizio, contro la Juve dell’ex Maurizio Sarri, ma soprattutto di Cristiano Ronaldo e Dybala. Quella dell’Olimpico non è una partita spettacolare, e si conclude sul risultato di 0-0. Quindi la lotteria dei rigori decide il vincitore. Qui Alex diventa l’eroe della serata azzurra, e con una parata sul sinistro ad incrociare di Paulo Dybala regala la vittoria agli azzurri per 4-2.

Il secondo anno con Gattuso e l’arrivo di Spalletti – Nel secondo anno con Gennaro Gattuso però Alex sembra essere diverso, sembra quasi aver perso fiducia in sé stesso, e il tecnico calabrese gli preferisce David Ospina nella maggior parte delle partite. Il secondo anno di ‘Ringhio’ si conclude con un quinto posto e qualche rimpianto, e il portiere azzurro sembra ormai aver perso il posto da titolare. Nel mese di luglio arriva per il ragazzo una vittoria importante, quella dell’Europeo con la Nazionale italiana. Una volta tornato a Napoli ad aspettarlo c’è il nuovo tecnico azzurro, Luciano Spalletti. Il ragazzo vuole garanzie sulla titolarità, e il mister sembra dargli la sua parole. Le partite da titolare però diminuiscono, e il portiere gioca solamente 15 partite in tutto l’anno, complice anche un infortunio alla vertebra lombare e il Coronavirus. Nel mese di aprile succede però quello che porta Meret ad essere oggetto di critica. Gli azzurri si giocano le ultime possibilità di titolo in casa di un Empoli che non vince da dicembre e che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato. Il Napoli è in vantaggio per 1-2 al minuto 82′, quando il portiere ha la palla tra i piedi, non riesce a spazzarla in tempo e viene beffato da Pinamonti, che segna il gol del 2-2, alla fine in Napoli perde e dice addio al sogno scudetto. Ad oggi i tifosi criticano Alex soprattutto per il poco coraggio nelle uscite e perché non sembra affidabile con i piedi. Nonostante le numerose critiche il presidente azzurro vuole continuare con Alex, offrendogli un rinnovo fino al 2027, con la possibilità di giocare da titolare dopo l’addio di Ospina. Il ragazzo dovrà riconquistare una piazza che ormai gli è ostile, dovrà essere lui bravo a dimostrare sul campo che è ancora ‘il portiere del futuro del Napoli e della nazionale’, facendo ricredere tutti i suoi detrattori.

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