Home News Corbo duro sul Napoli: “Una società che si rivela indecisa a tutto”

Corbo duro sul Napoli: “Una società che si rivela indecisa a tutto”

Antonio Corbo, attraverso il suo editoriale per Repubblica, ha parlato del stravolgimento dei piani del Napoli che prima aveva annunciato il ritiro, e poi no; ecco quanto detto:

In questa acrobatica giravolta di sanzioni entra il terzo Napoli. Una società che a questo punto si rivela indecisa a tutto, perché debole, fragile, carente. 1) Debole perché emotiva. Era corretta la decisione di mandare la squadra in ritiro, evitando quel “Permanente”. Corretta se ben spiegata: una squadra sotto choc dopo tre gol folli in otto minuti merita una pausa per riflettere e ritrovarsi nella coesione morale, in un recupero di freschezza fisica e mentale”.

2) Fragile perché si accorge di esserlo solo dopo il fragoroso annuncio. Doveva avvertire l’allenatore per motivi di garbo gerarchico. Meglio se in seguito Giuntoli, che sa di calcio per professione e ruolo, poteva spiegargli il disastro tattico delle ultime gare. La ripresa con la Roma, il cratere a centrocampo nel primo tempo di Empoli. Né si può imporre il ritiro a mezza squadra in smobilitazione: sa di partite Insigne il capitano, rischia il leader storico Mertens, manca il leader effettivo Koulibaly, hanno i bagagli all’uscio Ospina, Ghoulam, Malcuit, sono in ansia gli svalutati Fabian Ruiz, Zielinski, altri. Fragili anche i rapporti con Spalletti che è tra due fuochi: svalutazione di mezza squadra, gli stessi punti di Gattuso, l’incerto rendimento degli staff a lui riconducibili. Lo stesso Spalletti sente sua solo una parte dei collaboratori”.

“3) Le strutture. Ne parlava anche Benitez. Il Napoli non ha una sede, il suo villaggio, la sua foresteria. Per un confronto franco, definitivo, a voce alta ha lo spogliatoio. Se cerca un luogo di clausura, penitenza e meditazione trova un convento di frati alcantarini, o cambia idea. Ecco, per tornare forti e amici meglio una sana osteria”, ha riferito Corbo.

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